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  • processo lungo... è FATTA

    lunedì 1 agosto 2011

    Noi di free italy Ci dicevano che il processo breve serviva a snellire i tempi della giustizia, anche se in realtà è solo una delle tante leggi ad personam; ci dicevano che il processo breve “ci avrebbe portato al passo con l’Europa”.
    Oggi, l’Aula del Senato ha approvato il cosiddetto “processo lungo”. A cosa serve?

    1. Consente alla difesa di presentare un numero illimitato di testimoni, portando inevitabilmente ad un allungamento dei tempi del processo e alla prescrizione;
    2. Il giudice non potrà opporsi al primo punto, pena la “nullità del processo”;
    3. Esclude le sentenze passate in giudicato, allungando ulteriormente i tempi del processo, perché si dovranno ricercare le stesse prove.
    A chi serve? Al Presidente del Consiglio, che tenta di salvarsi soprattutto dal processo sulla corruzione di David Mills e dal processo Ruby. Se fosse una delle tante norme ordinarie, la maggioranza non avrebbe nemmeno chiesto il voto di fiducia.
    Il procuratore Gian Carlo Caselli spiega ottimamente cosa prevede il “Processo Lungo”:“E’ come se un imputato per un reato avvenuto allo stadio chiamasse a testimoniare tutti gli spettatori presenti. Con la norma sul ‘processo lungo’ verrebbe eliminata la possibilità per il giudice di escludere l’ammissione di prove manifestamente superflue o irrilevanti». Così il difensore dell’imputato potrebbe chiedere e ottenere l’ammissione di un numero indefinito di testimoni sulla medesima circostanza, purché non manifestamente ‘non pertinente’”.
    Insomma, se da un lato si sono dimostrati incoerenti (dal “processo breve” al “processo lungo”), dall’altro hanno confermato, coerentemente, l’uso ad personam del Parlamento. Silvio non perde né i capelli, né il vizio… alla faccia dei referendum.



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