
[...]quasi giustificano e spesso comprendono questo comportamento, mi è capitato di assistere ad
una di queste lezioni di disinteresse politico quando un demagogo, arrivò ad affermare in pubblico:
“ un politico è come un panettiere, lavorando con la farina, è normale che si sporchi le mani e che
un po di questa farina arrivi fino a casa sua” era la prima volta che ascoltavo dal vivo un lectio
magistralis così arditamente pronunciata.
A queste affermazioni sfortunatamente non sono estranei anche figure più o meno istituzionale che
si stanno felicemente abituando ad essere corteggiati dal sistema.
Come può un magistrato, arbitro di un paese, onorato dalla legge del compito di pronunciare la
verità abbinarsi a qualcosa di di sbagliato per definizione?
Mi riferisco alla politica, come arte della ricerca della soluzione meno dannosa per il paese.
La politicizzazione della magistratura da tutti ormai ammessa e tristemente accettata è figlia di
questo matrimonio.
Come può un giudice politicizzarsi? La risposta è nelle premesse, anche il giudice è cittadino anche
il giudice è stato plasmato dalla morale mafiosa.
Ma a questo triste elenco, si aggiunge un altra figura da noi tutti riconosciuta serenamente come
politica, il giornalista; come può un giornalista schierarsi! Sarebbe per lui ammettere in partenza di
non poter mai dare una notizia veritiera, dal momento che una notizia politicizzata non può essere
vera per le stesse ragioni illustrate poc'anzi.
Il punto debole della catena sta in questo, si vedrà...