Il Sud non fa un cazzo“. Indovinare chi l’ha detto è fin troppo facile: Umberto Bossi, che non è solo il leader del Carroccio (e qui sono fatti loro) ma è anche un ministro della Repubblica (e qui sono fatti nostri).

E l’Europa, secondo il Senatur (che ancora una volta si è dato alla parolaccia e all’insulto), è “fatta dall’Irlanda, che faceva padelle e dalla Grecia che fa un cazzo”.Ma non è finita qui.Bossi, dal pulpito di un comizio a Schio, nel vicentino, ha riparlato con forza di ‘secessione’: “I popoli del Nord uniti sarebbero lo stato più forte d’Europa. Quando verrà il momento non possiamo farci trovare impreparati. Dobbiamo essere pronti con la nostra Padania“.Con buona pace del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, nata, ricordiamo, per necessità più che per volontà dei ‘padani’ piemontesi, giacché le casse del Regno delle due Sicilie erano un bocconcino troppo prelibato per Cavour & Co., in preda, anche allora, ad una pesante crisi economica. Ma di certo non possiamo pretendere che Bossi conosca la Storia. A lui interessano le fate e i folletti delle fiabe celtiche.
Il peggio di tutta questa storia è, però, che c’è qualcuno che va ad ascoltarlo. Povero Nord.
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