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  • SE WIKIPEDIA TI DIFFAMA E POI TI BANNA.LA LETTERA DI GIANLUCA MIRAGOLI A BYOBLU

    domenica 9 ottobre 2011

    SU BYOBLU L'INTERESSANTE LETTERA DI UN AUTORE DI WIKIPEDIA CHE RACCONTA LA SUA STORIA.E' STATO BANNATO PERCHE' HA CERCATO DI MODIFICARE DEGLI ARTICOLI A SUO DIRE DIFFAMANTI.

    Pubblico la lettera di Gianluca perché il suo è un caso interessante, rappresentativo di molte storie analoghe. Se c'è qualche esperto di Wikipedia che vuole rispondere, è il benvenuto. Altrimenti vanno bene anche le vostre riflessioni generali.

    SE WIKIPEDIA TI DIFFAMA
    Lettera di Gianluca Miragoli
    Ciao Claudio, doverosi e ovvi complimenti per il blog, che seguo costantemente (a proposito delle donazioni, ma perchè non le fai tramiete sms? cavolo , sarebbe facilissimo! Nessuno si registra, un messaggio e via ti danno un euro....!) Va beh, torno a monte.Ho letto molti commenti tra cui anche i tuoi su wikipedia e le recenti polemiche. Mi trovo d'accordo con il fatto che sia un'ottimo strumento per l'informazione condivisa. Però sollevo questa questione raccontandoti una cosa che succede non solo a me, ma moltissime altre persone.Ho trovato su wikipedia una pagina dedicata ad un pesonaggio controverso (molti ne sono detrattori, altri lo supportano, certi lo osservano con curiosità, ma poco importa). Siccome Wikipedia è un media generato solo dagli utenti, dove chiunque può rettificare modificando il contenuto di una pagina se rietiene l'informazione erronea o lesiva della reputazione di terzi, ho pensato di modificare alcune righe di una pagina del suddetto personaggio dove viene di fatto diffamato. A mia volta ho trovato una pagina sul "presunto diffamatore" che rende inattendibili le critiche poichè il diffamatore stesso è definito come personaggio molto peggiore di chi diffama.Allora, tutto preso dalla mia crociata, modifico la pagina cambiando alcuni termini e cancellando alcune righe fuoriluogo (secondo me ovviamente... in fondo sono un utente come chi ha fatto la pagina , no?). Cambio il testo e salvo la pagina. Torno a controllare dopo un po' e il testo è tornato quello di prima, offensivo e falso. In aggiunta, questa volta mi trovo un messaggino dove dicono (quelli di wiki, ma chi sono? hanno un nome? O il server ha un'intelligenza artificiale che ha letto le mie modifiche e ha capito da solo che erano sbagliate?) che sono un vandalo, perchè ho danneggiato una pagina, oppure che l'ho modificata erroneamente. Siccome non è così e siccome sono certo della veridicità di quanto voglio affermare con la mia modifica, la risottometto al sistema una seconda volta. Risultato: mi bannano.Ora mi e ti pongo il seguente quesito. Supponiamo che io crei una pagina di Wikipedia che diffama un personaggio qualsiasi. Suuponiamo ora che il diffamato, o chi per esso, se ne accorga e voglia rettificare in prima persona. Secondo quello che ho avuto modo di verificare, siccome la pagina è stata creata da me, io posso bannarlo. E' così che funziona? La parte lesa cosa dovrebbe fare, forse creare una contro pagina? O magari andare come Vasco Rossi per vie legali e prendersi pure del fascista?Ecco perchè il diritto di rettifica va normato, come tu sostieni giustamente, con mezzi conformi allo strumento. Mi va bene tutto, che si rettifichi dopo 6 mesi, dopo un anno, ma la domanda resta: a chi è costantemente calunniato su wikipedia cosa resta da fare? Qualcuno può calunniarti gratis e tu devi prenderti un avvocato per vederti restituire onore e giustizia?
    LA NOSTRA ANALISI
    Wikipedia è per tutti noi uno strumento fondamentale di ricerca e uno spunto di riflessione.Ciascuno conosce la sua libertà ed indipendenza.La normativa italiana tutela già chi è diffamato sul web,come è giusto che sia.Libertà di parola per un'enciclopedia,ma anche per chi fa informazione non deve essere libertà di diffamare.Tuttavia il diritto di rettifica imposto ad oggi solo ai giornali online è sbagliato per l'arbitrarietà della cosa.Non si affida al giudice la decisione ma al singolo.E' questo il punto sbagliato.Wikipedia è fatto di persone,è logico che ci possano essere imperfezioni.E ci sono.Ma resto uno strumento democratico essenziale.La Treccani tanto pubblicizzata in questi giorni,è uno strumento dotto e di grande qualità,ma molto cara e non accessibile a tutti a differenza di Wikipedia.In un momento di crisi come questo pensare alla legge sulle intercettazioni e al bavaglio dimostra un senso di irresponsabilità nei confronti dell'amato paese italico.E un modo di dare ragione alle agenzie di rating che non hanno fiducia di chi governa.Viva Wikipedia e No al Bavaglio.Viva la libertà di parola ma non quella di diffamare.

    FONTE

     
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