Dal 2013 operativo questo nuovo particolare strumento di salvaguardia a tutela dell'eurozona.Come interpretarlo?Vi porto due diversi punti di vista: quello di uno scrittore di Fisco Oggi e quello di Marra,grande esperto di Signoraggio.Ora nel primo articolo arrivate alla fine,perchè è lì che viene il bello.
Unione europea: pronto al decollo il meccanismo di stabilità
L'esecutivo europeo ha coniato l'acronimo di ESM (European Stability Mechanism) che riassume le finalità e il contenuto del nuovo strumento. Nella fase di decollo la neo procedura imporrà, comprensibilmente, l'innalzamento della soglia di attenzione per valutare la concessione dell'assistenza finanziaria. Una rigorosa condizionalità sarà, in altri termini, l'anticipazione di quella che, in sede applicativa, dovrà divenire la regola. Per farlo possibile anche il ricorso a interventi di tecnica normativa strutturati secondo una tempistica che dovrebbe consolidare la creazione dello strumento.
Uno strumento sostitutivo ma peculiare
Il nuovo strumento prenderà il posto del Fondo europeo di stabilità finanziaria e del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria che rimarranno in vigore fino al giugno 2013. Il sistema sarà attivato con il comune accordo degli Stati membri della zona euro in caso di rischio per la stabilità. Il contenuto di novità ha indotto ad attribuire un identificativo specifico evidenziando le peculiarità rispetto al sistema preesistente.
Gli interventi normativi
Il Consiglio europeo ha deliberato che l'articolo 122, paragrafo 2 del TFUE non sarà più necessario e, in adesione a tale conclusione, i capi di Stato o di governo hanno convenuto che non debba essere usato. Una decisione motivata dal fatto che il meccanismo è destinato a salvaguardare la stabilità finanziaria dell'area euro (gli Stati membri la cui moneta non è l'euro saranno associati ai lavori soltanto se lo desiderano). L'emendamento sarà adottato con procedura semplificata (articoli 48 e 6) e secondo una calendarizzazione già approvata. La decisione formale, che sarà adottata nel marzo 2011, passerà attraverso 27 ratifiche nazionali entro la fine del 2012 per giungere all'entrata in vigore del nuovo testo il 1° gennaio 2013. Tutto ciò consentirà di conferire concretezza alle conclusioni formulate dal Consiglio europeo il 28 e 29 ottobre del 2010, avere a disposizione sei mesi per risolvere eventuali problematiche e rendere operativo il nuovo Fondo entro giugno 2013.
La procedura semplificata di revisione
Il Consiglio europeo ha approvato il testo del progetto di decisione che modifica il TFUE, avviando immediatamente la procedura semplificata di revisione (articolo 48, paragrafo 6 del TUE). In concreto, il Consiglio europeo ha invitato i ministri delle Finanze della zona euro e la Commissione a ultimare i lavori sull'accordo intergovernativo che istituisce il futuro meccanismo entro il marzo 2011, integrando le caratteristiche generali contenute nella dichiarazione dell'Eurogruppo del 28 novembre 2010, approvata dal Consiglio europeo.
Le proposte sulla governance economica
In questa prospettiva, il Consiglio europeo ha chiesto di accelerare i lavori sulle sei proposte legislative in materia di governance economica (a cominciare dalle raccomandazioni della task force approvate nell'ottobre 2010) insistendo affinché possano essere adottate entro giugno 2011 in coerenza con il nuovo quadro finanziario pluriennale e nella prospettiva della compartecipazione delle istituzioni per agevolare l'adozione in tempo utile. Il decollo del meccanismo e le prospettive di successo saranno possibili se la nuova strategia Europa 2020 per la crescita e l'occupazione continuerà a guidare l'Unione coinvolgendo le responsabilità delle autorità di governo degli Stati membri per rispondere alla crisi con la realizzazione di riforme strutturali.
Il nuovo strumento e la governance
Il meccanismo europeo di stabilità sarà una soluzione ottimale soltanto se riuscirà a integrarsi con un nuovo quadro di governance economica rafforzata, fondata anche su una sorveglianza economica efficace che privilegia la prevenzione per evitare l'insorgenza di crisi future. L'efficacia richiederà anche l'adeguamento delle regole per prevedere la partecipazione dei creditori del settore privato in base a valutazioni effettuate caso per caso, in linea con le politiche del Fondo monetario internazionale. Una operazione indispensabile, come evidenziato dal Consiglio, per due motivi. Proteggere il denaro dei contribuenti, segnalare ai creditori del settore privato che le pretese sono subordinate a quelle del settore pubblico e che il prestito del meccanismo europeo di stabilità fruisce di uno status di creditore privilegiato, secondo soltanto a quello del Fmi.
Aggiustamento economico e sostenibilità del debito
L'assistenza a uno Stato membro della zona euro sarà, quindi, frutto non soltanto di un programma rigoroso di aggiustamento economico e di bilancio ma anche di un'analisi scrupolosa della sostenibilità del debito a cura della Commissione europea e dell'Fmi di concerto con la BCE. Sulla base dei dati derivanti da tali valutazioni i ministri dell'Eurogruppo decideranno all'unanimità in merito all'assistenza che seguirà criteri diversi a seconda dalla solvibilità o meno dello Stato. Per i Paesi considerati solvibili in seguito all'analisi di sostenibilità del debito condotta dalla Commissione e dall'FMI di concerto con la BCE, i creditori del settore privato saranno incoraggiati a mantenere le rispettive esposizioni secondo le norme internazionali e pienamente in linea con le prassi dell'FMI. Nel caso in cui un Paese risulti insolvente, lo Stato membro dovrà negoziare un piano globale di ristrutturazione con i propri creditori privati, in linea con le prassi dell'FMI e l'obiettivo di ripristinare la sostenibilità del debito. Soltanto nell'ipotesi di possibile sostenibilità del debito, il meccanismo europeo di stabilità può fornire un sostegno di liquidità.
L'emissione delle nuove obbligazioni di Stato
Per agevolare questo processo, clausole di azione collettiva (CAC) standardizzate e identiche, tali da tutelare la liquidità dei mercati, verrebbero inserite tra le modalità e condizioni di emissione di tutte le nuove obbligazioni di Stato della zona euro a partire dal giugno 2013. Le clausole dovranno, inoltre, essere coerenti con quelle comuni nel diritto del Regno Unito e degli Stati Uniti conformemente alla relazione del G10 sulle CAC (comprese clausole di aggregazione che consentano a tutti i titoli di debito emessi da uno Stato membro di essere considerati insieme nelle negoziazioni). Anche in questo caso l'obiettivo è permettere ai creditori di giungere a una decisione a maggioranza qualificata su una modifica giuridicamente vincolante dei termini di pagamento (sospensione, proroga della maturità, riduzione del tasso di interesse e/o haircut) nell'eventualità d'inadempienza del debitore. L'efficacia globale di questo quadro sarà valutata nel 2016 dalla Commissione di concerto con la Banca centrale europea.
FONTE
Osservazione: avete letto bene?spero di sì!Ora è evidente che lo scopo del trattato è la tutela dei creditori.Ma chi sono questi creditori?Tutto il mondo o quasi ha un debito pubblico no?Ma verso chi?Verso le Banche private no?Ve lo stiamo spiegando a più non posso.Il fatto che si voglia tuttelare ancora meglio il creditore banchiere fa pensare che si tratti di uno strumento che vada contro l'interesse degli stati no?Ma come?E in che modo questo strumento tutela i creditori?Ve lo spiega bene l'articolo apparso sul sito di Marra che vi riporto di seguito.L'articolo è tratto da questo sito.
UE,ARRIVA IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA':ORA L'UE POTRA' SVUOTARE LE CASSE DEGLI STATI QUANDO E COME VORRA'.
Un nuovo trattato trattato europeo, di cui nessuno ha sentito parlare? Ebbene si. E' un trattato che riguarda tutti i paesi dell'eurozona. E non è un caso che nella maggior parte dei paesi interessati non circoli assolutamente alcuna informazione su questo trattato. La ragione è che è molto pericoloso per i cittadini! Non dovreste saperne niente prima che le cose non siano diventate definitive!
Il trattato istituisce una nuova amministrazione europea, chiamata Meccanismo Europeo di Stabilità (MES): da non confondere con i predecessori, i fondi di soccorso europei MESF e FSFE, di cui si sente molto parlare nei telegiornali in questi giorni !!! Il FSFE è dotato di massimo 440 miliardi attualmente, ossia 1320 euro per euro-cittadino.Il MES sostituirà i due precedenti e avrà la facoltà di svuotare le Casse degli Stati quando e tutte le volte lo vorrà. Il MES non ha limiti. Il Consiglio del MES sarà composto dai 17 ministri delle Finanze che ne diventeranno i Governatori. Sono loro che prenderanno le decisioni. I parlamenti nazionali non avranno voce in capitolo sul MES, né sui suoi Governatori che godranno di una totale immunità (come del resto tutti i suoi dipendenti).
Fino a oggi Bruxelles ha reso pubblico un unico esemplare del trattato... in inglese! (il 96,5%della popolazione dell'eurozona parla altre lingue!).Qui potete trovare il file pdf che vi consiglio di salvarvi e leggere
IL TRATTATO CHE ISTITUISCE IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA' (ESM)
E' stato firmato l'11 luglio 2011. Curiosamente nessun giornale francese o internazionale vi ha consacrato il sia pur minimo titolo. Il trattato diventerà definitivo dopo la ratifica dei parlamenti nazionali. Normalmente tali ratifiche sono una semplice formalità ed è poco probabile che i deputati abbiamo già capito che il testo significa la fine del potere supremo del parlamento, quello di decidere il bilancio. E quando le Casse saranno vuote, anche noi dovremo stringerci la cintura sempre di più per salvare l'euro e le banche.
Bruxelles vuole che i Parlamenti dell'eurozona diano il loro accordo entro il 31 dicembre 2011.
MES IL NUOVO DITTATORE EUROPEO
E' questo il futuro dell'Europa? E' questa la nuova UE?Una Europa senza democrazia sovrana ?
E' questo che volete ?
Se non lo volete, inviate le petizioni per email ai membri del vostro Parlamento.
Per la Germania tramite Abgeordnete.de
Il trattato diventa definitivo quando i parlamenti dei 17 paesi dell'eurozona lo avranno ratificato. Le ratifiche dovranno avvenire entro il 31 dicembre 2011.
Che aberrazione è mai questa ?
Questa è stata la mia reazione quando vidi per la prima volta il video. Non è possibile una cosa simile!!! Un'organizzazione che può svuotare le casse degli Stati così? Viviamo in un paese democratico o no? Ho tuttavia fatta la ricerca dei testi ufficiali, è nel Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di Stabilità (MES).
Ma com'è possibile nel contesto dei trattati dell'Unione europea? E' un ampliamento illegale delle competenze dell'Unione! Cercando ulteriormente, sembrerebbe che siano intervenute tante decisioni discrete, prese rapidamente per rendere «possibile» l’attuazione di questo MES.
Sono sicuro che se dei politici in Francia volessero creare un club, con la prerogativa di potere svuotare le casse dello Stato quando vuole e quanto vuole, non riuscirebbe a ottenere gli adeguamenti di legge necessari, neanche dopo vent'anni! Ma la burocrazia bruxellese riesce persino ad adeguare i trattati in fretta e furia per effettuare il golpe in diciassette paesi contemporaneamente !!!
Lo sprint di Bruxell
Il 17 dicembre 2010 il Consiglio europeo aveva deciso che vi era bisogno di un meccanismo di stabilità permanente per rilevare i compiti del Meccanismo europeo di Stabilità finanziaria (MESF) e della Facilità di Stabilità Finanziaria europea (FSFE). Sono più noti in inglese come European Financial Stabilisation Mechanism (EFSM) e European Financial Stability Facility (EFSF). Sono due organismi costituiti tempestivamente, rispettivamente a maggio e a giugno del 2010 per erogare prestiti ai paesi troppo indebitati. Tuttavia per questi organismi mancava una base legale.
Si noti che queste due organizzazioni erano concepite esplicitamente per interventi finanziari ma l'emendamento nel Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea per istituire il MES consente anche d'istituire altri organismi in qualsiasi altro settore.
L'emendamento giunge il 25 marzo 2011. Per evitare di dovere organizzare nuovamente dei referendum in Europa, si riferiscono all'articolo 48,6 del Trattato dell'Unione europea, che consente al Consiglio europeo di decidere le modifiche negli articoli del trattato purché non comportino un ampliamento delle competenze dell'Unione. (Queste decisioni devono ciononostante essere ratificate dai parlamenti nazionali, con quella che è normalmente non di più di una semplice formalità.) L'emendamento consisteva nell'aggiunta apparentemente innocente a un paragrafo dell'articolo 136. In breve l'aggiunta stipula che «i paesi dell’UE che utilizzano l'euro sono autorizzati a istituire un meccanismo di stabilità per salvaguardare la stabilità dell'eurozona nel suo insieme». Qua non si tratta quindi più esplicitamente di stabilità finanziaria, ma anche di repressione degli scontri, di sorveglianza dei cittadini vivaci o di lotta contro qualsiasi elemento destabilizzante per l'eurozona, che potrà ai sensi dell'emendamento essere deferito di fronte ai nuovi enti europei.
In altre parole l'emendamento costituisce sicuramente un ampliamento delle competenze dell'UE. E' quindi contrario all'articolo 48.6 del Trattato dell'Unione europea. Ciononostante nessun ministro e nessun parlamento nazionale ha fatto un cenno a Bruxelles dove continuano tranquillamente e rapidamente a redigere il trattato del MES.
Il 20 giugno 2011 i parlamenti nazionali autorizzavano che i compiti del trattato del MES sarebbero effettuati dall'UE e dalla Banca centrale europea.
L'11 luglio 2011 il trattato era firmato. Benché la firma fosse annunciata quel giorno dall'apertura di una conferenza stampa cui assistevano decine di giornalisti, il giorno dopo non si è potuto trovare nessun titolo sulla firma di questo nuovo trattato europeo né sui giornali francese né sui giornali stranieri. Era forse perché Juncker l'aveva annunciato in francese... prima di continuare la conferenza stampa in inglese?
Attualmente il trattato è in attesa di ratifica da parte dei parlamenti nazionali: la ratifica deve avvenire tra qui e il 31 dicembre 2011.
Il trattato non è ancora entrato in vigore che già si tratta della necessità di aumentarne il capitale da 700 miliardi (2100 euro per cittadini dell'eurozona) a 1500 o a 2000 miliardi e cioè tra due a tre volte tanto.Secondo il testo del trattato dovrebbe entrare in vigore a giugno 2013 ma adesso vogliono farlo per il 2012.
Logicamente chiederanno ai parlamenti che accelerino sui tempi di ratifica del trattato. In Germania il soggetto è dibattuto già. Apparentemente è necessaria un’accelerazione poiché un numero di tedeschi sempre maggiore si sta svegliando!
Se vogliamo impiegare l’ultimo cavallo democratico per impedire l’avvento di questa dittatura, dobbiamo rapidamente risvegliare il maggior numero di cittadini e inviare il maggior numero di lettere e di mail di protesta ai deputati, ai politici e ai partiti politici (vedi lista di indirizzo sotto). Aspettare che alter persone lo facciano è un atteggiamento catastrofico allo stato attuale delle cose.
Se avete contatti all’estero, inviate loro le informazioni: nella maggior parte dei paesi dell’euro si sa poco o niente al riguardo.
Non appena si siede al trono un dittatore, lo si scaccia non prima di 30 anni e non vogliamo imporre questo ai nostri figli, vero?
FONTE