LA QUANTITÀ DI VALORE DELL’INTERESSE SULLA SOVRANITÀ DI EMISSIONE MONETARIA ALTRIMENTI DETTO "DEBITO PUBBLICO" SPIEGATO DA ORAZIO FERGNANI DI ALBA MEDITERRANEA.
di Orazio Fergnani per Alba Mediterranea
Ma come si forma il debito pubblico ?
Potrebbe sembrare incredibile ai più ….. ma questo avviene come è semplicissimamente spiegato nel racconto-parabola L’Isola dei Naufraghi di Louis Even che spiegando la rapina messa in atto dal banchiere e dimostra come l’interesse viene creato ad arte per sottrarre i beni reali… esattamente quello che sta avvenendo ora con circa tre milioni di pignoramenti in in questi circa tre anni di applicazione del decreto legislativo 130/1999 legge che più infame non si può.
Ma proviamo a capire direttamente e non per mezzo di metafora esattamente come è stato reso possibile il verificarsi della realizzazione del “Debito Pubblico”.
Il “Debito Pubblico”, molto più esattamente che come lo si è voluto mistificare finora, si può invece definire … come … la quantità di valore dell’interessa sulla sovranità di emissione.
Il cosiddetto “Debito Pubblico” non si è realizzato istantaneamente ma si è cominciato ad appalesare molto manifestatamene da una quarantina d’anni…
Si e poi esponenzialmente espanso negli ultimi vent’anni. Non entro nel merito del perché e come questo sia successo, perché ininfluente ai fini di questa semplice, immediata ed istintiva disamina.
Questa quantità dipende da una serie di parametri variabili nel tempo che oscillano fra un massimo ed un minimo.
La prima di queste entità da prendere in considerazione per arrivare al nostro risultato è ovviamente il cosiddetto “Prime rate”, che addirittura in casi rarissimi, ma non è da escludersi a priori… può scendere anche a valori negativi… ma per quanto riguarda l’Italia a partire dal ’70, che stiamo prendendo in esame …. Esso si è aggirato in questi ultimi quarant’anni fra un massimo del 20% ad un minimo del 2%. Cerchiamo di non essere troppo fiscali, ma soltanto di dare un indirizzo di metodo procedurale puramente concettuale.
Considerando una media delle medie annue sugli interessi di emissione monetaria grezza, ma sufficientemente attendibile del 10% …
Ritenendo poi che, pur con la variabilità della curva del P.I.L. realizzati in questi anni, più o meno la quantità di ricchezza prodotta annualmente, rispetto al tenore di vita, e all’attualizzazione di questa dimensione sia con accettabile approssimazione rimasta stabile, e che quindi si possa assumere come credibile la cifra di 1500 miliardi di € circa il Prodotto Interno Lordo annuo.
Valutando poi che la monetizzazione reale, la quantità “M1”, occorrente alla circolazione dei beni del mercato è partita da un 40% del prodotto degli anni più lontani… fino a giungere all’attuale 8% circa, si può sempre molto rozzamente ma efficacemente ritenere valida una media del 20%,
Per cui ne risulta una formuletta del tipo :
1500 miliardi/anno x 40 anni x 10% di interessi medi x 20% di M1 = 1200 miliardi
Poi accettando per verosimili e plausibili che su detta somma (capitale) venissero applicati degli interessi …. Che negli anni sono oscillati fra il 10% e il 3% ma assumendo come probabile (per facilità di calcolo) una percentuale media nel corso degli anni del 5%....
Ne deriva che : 1500 x 5% anno = 75 miliardi/anno ….
Che come abbiamo visto sono gli interessi annuali sul “Debito Pubblico” … per cui nel corso di questi ultimi quarant’anni abbiamo pagato la bella cifra di :
75 miliardi/anno x 40 anni = 3000 miliardi di euro
in grandissima parte pagati con il fior fiore dei gioielli di famiglia, industrie di Stato, banche di interesse nazionale, banca d’Italia, riserva aurea (a garanzia?)
Che congiuntamente alla somma (capitale) di 1200 miliardi che abbiamo individuato prima … e che a seguito degli interessi e dei pagamenti, ultimamente anche da Prodi e Berlusconi con le cosiddette “Privatizzazioni” (meglio dire “regalie di Stato”) siamo a questo punto arrivati alla somma di circa 2000 miliardi di debito che fa’ la bella cifra di :
3000 + 2000 = 5000 miliardi
che rappresentano appunto gli interessi su una misura di un’entità che semplicemente non solo non esiste e non è vera come ci viene imposta e rappresentata…. Ma addirittura è la somma di cui le banche private e centrali congiuntamente ed impropriamente si sono appropriate e che ci devono restituire ….
Tralasciando ovviamente gli interessi composti che è faccenda troppo infame di cui neanche è il caso di accennare …. Ma che le care banche in barba ai codici etici ci hanno sempre applicato….
Motivo per cui assodato che le banche commerciali, le banche nazionali e tutti i loro funzionari, direttori, amministratori, governatori .. nonché B.C.E. e famigli vari….si sono indebitamente, fraudolentemente, criminalmente appropriate e sottratto moneta nostra (senza contare poi tutte le conseguenze derivanti da tale infame condotta)….. ne risulta… che ogni cittadino italiano deve avere restituita la bella e significativa somma di …
5000 miliardi : 60 milioni di cittadini = 83.333,333 € (ottantatremilatrecentotrentatre/333)
è la cifra che ogni cittadino deve ricevere indietro dalle varie bande coinvolte nel sudicio “affare”.
Il che sta a significare che siccome ogni nucleo famigliare è composto da circa tre persone…. Ogni famiglia deve avere indietro dalle banche :
83.333 x 3 = 250.000.- (duecentocinquantamila) €.
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