Si reca all’agenzia Equitalia in via dell’Indipendenza convinto di dover ricevere 400 euro. E che sorpresa - e soprattutto che rabbia - quando l’impiegato, dai controlli fatti al computer, scopre che in realtà lui ha un debito di oltre duemila euro, per la precisione 2600. Ne è seguito un litigio così furibondo che per calmare le acque deve intervenire la polizia.
È successo venerdì mattina alle 9.20. Tutto ha inizio quando l’utente, un israeliano di 47 anni fa, residente alla Rosa, va negli uffici dell’agenzia per ritirare 400 euro.
Si tratta di soldi che l’uomo deve avere per un credito di tipo contributivo, legato all’Inps. L’impiegato riceve la domanda e poi avvia tutte le verifiche. Tuttavia, quando inserisce nel terminale il nome del cittadino, scopre che più che un credito ha un maxidebito di 2600 euro per multe non pagate a più riprese, spalmate in vari anni. E quindi ne chiede conto al 47enne.
Questi, scioccato dalla scoperta, va su tutte le furie. Non riesce ad accettare l’idea di non avere i 400 euro su cui contava per affrontare una spesa urgente. E soprattutto non si fa una ragione di dovere al fisco tutti quei soldi. Solo che la sua reazione è aggressiva: e nel giro di pochi minuti, nel momento in cui l’impiegato gli chiede i soldi, lui insiste e poi inizia a dare in escandescenze. Come accertato dalla polizia, è così alterato che comincia a insultare il suo interlocutore, il quale, seccato dalla raffica di improperi, chiama il 113.
E così tocca agli agenti delle volanti placare gli animi. In pochi minuti sul posto arriva una pattuglia. I poliziotti raccolgono le testimonianze dei due contendenti, quindi informano le parti le diritto di querelarsi. Quanto ai soldi, c’è poco da fare. L’israeliano dovrà corrispondere la sua parte.
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