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  • BANCA NETWORK VICINA AL CRAC: ECCO COME RIAVERE I PROPRI SOLDI

    lunedì 18 giugno 2012

    La Banca Network è quell'istituto di credito che qualche giorno fa ha chiuso i propri bancomat congelando di fatto oltre 30.000 conti correnti.La situazione della banca è molto negativa tanto che il Sole 24 Ore afferma che sia vicina al crac dando precise indicazioni su come poter riavere i propri soldi. Correntista tradito leggi l'articolo per scoprire come devi muoverti nei confronti di Banca Network!

    di Free Italy
    Banca Network è un nome che farà storcere il nome a parecchi lettori. Nella fattispecie a oltre 30.000 persone.Perchè sono oltre 30.000 i correntisti che si sono visti,da un momento all'altro,bloccare il proprio bancomat e il proprio conto corrente. Così da un secondo all'altro il povere correntista si è ritrovato impossibilitato nell'utilizzare i propri risparmi. Una situazione che ha lasciato sul lastrico tante famiglie e tanti italiani che da un momento all'altro si sono ritrovati senza un euro. Drammatica la situazione di alcuni cittadini friulani,ridotti al lastrico a seguito del blocco dei conti correnti. Come ci racconta il Messagero Veneto, sono centinaia i risparmiatori friulani "correntisti di Banca Network che, da oltre due settimane, non possono accedere ai propri risparmi. Una situazione destinata a proseguire almeno per un altro mese a causa delle difficoltà economiche in cui si trova la banca."
    Chi sta peggio sono come al solito i pensionati e le famiglie,ma anche piccole aziende, magari già in difficoltà economiche, che in questo momento tra Imu e tasse da pagare hanno estremamente bisogno di liquidità. Una situazione drammatica e resa ancora più incredibile se pensate che gli stipendi sono accreditati sui conti correnti e quindi sono al momento inutilizzabili...
    Logiche quindi le proteste feroci alla Federconsumatori dei cittadini che non hanno neanche i soldi per fare la spesa. Vi riporto un dato interessante: i depositi della Banca ammontano a 2 miliardi di euro. Una bella cifra se si pensa che ha solo 30.000 correnti,con una media di oltre 66.000 euro per conto corrente..Ma li rivedranno mai questi soldi?Che succederà? Ci viene in supporto un articolo del Sole 24 Ore che ci spiega come agire in questo caso per riavere i nostri soldi.

    BANCA NETWORK: COME FARE A RIAVERE I PROPRI SOLDI. I CONSIGLI DEL SOLE 24 ORE.


    Per prima cosa dovete sapere che i depositi sino a 100.000 sono garantiti dal Fondo interbancario di Tutela dei Depositi. Anche la Banca Network è obbligata ad aderire a questo fondo "che garantisce la restituzione delle disponibilità in conto corrente (liquidità, depositi vincolati, assegni circolari e certificati di depositi nominativi) fino a 100mila euro (la garanzia è per depositante e per banca, indipendentemente dal numero di conti aperti presso uno stesso istituto)."
    Questo è un primo dato di fatto,semplice da capire. Ora viene il difficile. Gli oltre 28mila clienti di Banca Network potranno usufruire eventualmente di questa garanzia. Ma come funziona? E, intanto, chi li ripaga dei danni maturati dal momentaneo congelamento dei conti? Ce lo spiega sempre il Sole 24 Ore:
    La garanzia fino a 100mila euro
    Rispetto ai precedenti casi di risparmio tradito ci sono delle novità, sia positive che negative. Da maggio 2011 l'Italia ha infatto recepito la direttiva 2009/14/CE dell'11 marzo 2009 che stablisce nuovi limiti di copertura limite di copertura e i termini di rimborso. Partiamo dalla notizia più brutta. Il rimborso è garantito fino a 100mila euro, e non più fino a 103mila euro, come previsto in precedenza. La notizia buona riguarda invece i tempi del rimborso da parte del Fondo interbancario di tutela dei depositi. Questo deve avvenire dopo 20 giorni lavorativi dalla data in cui viene emesso il provvedimento di liquidazione coatta amministrativa da parte della Banca d'Italia. È prevista che questa possa prorogare il limite di ulteriori 10 giorni in circostanze del tutto eccezionali.
    In precedenza invece il limite era di 3 mesi ma - secondo quanto comunica una fonte al Sole 24 Ore - gli slittamenti fino a 6-9 mesi sono stati frequenti.
    Strumenti rimborsabili
    Rientrano nell'ambito delle garanzie del fondo conti correnti, depositi (vincolati e no), assegni circolari, certificati di deposito nominativi (non al portatore).
    Forme di investimento come obbligazioni aziendali, azioni, titoli di Stato, pronti contro termine non rientrano nelle garanzie del fondo ma restano di proprietà del cliente in quanto sono solo custoditi dalla banca insolvente (all'interno del conto titoli).
    E l'oro? È escluso in quanto è un deposito fisico, non di denaro. Il Fondo Interbancario - come si apprende dal sito del fondo - protegge solo i depositi in denaro. In ogni caso non è necessario proteggere i depositi in oro. Infatti se una banca fallisce, l'oro come tutto ciò che è stato fisicamente depositato (beni di valore - securities) va restituito al legittimo proprietario perché non fa parte dell'attivo di una banca fallita. In altre parole, questi beni non fanno parte del processo di liquidazione, perché vengono direttamente riconsegnati al proprietario.
    Il danno del momentaneo congelamento
    Essendo una facoltà per la Banca d'Italia quella di sospendere i pagamenti per la banca in amministrazione controllata congelando difatti i conti correnti classici, non sono contemplate dal legislatore azioni legali specifiche per il danno derivante dal momentaneo congelamento delle somme.
    Scenari che si aprono
    Entro fine giugno, quando scadono i 30 giorni di sospensione previsti dalla Banca d'Italia si potranno aprire due scenari. Gli organi di controllo potrebbero aver bisogno di ulteriore tempo e chiedere una nuova proroga di 30 giorni. Oppure (scenario che pare più probabile) Banca d'Italia e i rappresentanti del Fondo interbancario - in queste ore stabilmente nella sede milanese dell'istituto - potranno aver terminato con successo per effettuare tutti gli accertamenti e le verifiche del caso per arrivare a una soluzione. In questo caso, dopo la dichiarazione di liquidazione coatta amministrativa da parte della Banca d'Italia, scatterà il conto alla rovescia dei 20 giorni per il rimborso. Che si stima quindi possa arrivare prima della fine dell'estate.
    fonte

     
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