Le scie di cui stiamo parlando a volte si vedono per pochi secondi nel cielo, ma molto spesso sono scie permanenti, che restano nel cielo perfino per 7 ore, pian piano sfilacciandosi ed allargandosi, come non era mai successo prima di qualche anno fa (una bella chiacchierata con le persone più anziane, diciamo quelle al di sopra dei 40 o 50 anni potrebbe essere illuminante a tale proposito).
Le scie di condensa infatti, a causa di alcuni leggi della fisica che non sono ancora cambiate, possono restare in cielo per una manciata di secondi, in caso eccezionali pochi minuti, per cui quando vedete quelle lunghe strisce visibili nel cielo ore dopo il loro rilascio non potete avere dubbi: solo un rilascio intenzionale (irrorazione) di composti chimici può generare quell’effetto.
Da documenti ufficiali delle Forze Armate e degli Enti Spaziali Statunitensi traiamo quanto segue:
Scie di condensazione: definizione
In inglese, il termine “contrails” indica l’abbreviazione di “condensation trail” ovvero “scia di condensazione”.
Le scie di condensazione sono le scie rilasciate dagli aerei, formate dal vapore acqueo e gas di scarico immessi nell’atmosfera fredda dai motori caldi degli aerei. La loro formazione è legata a specifiche condizioni atmosferiche:
a) temperatura inferiore a -40 °
b) umidità relativa non inferiore al 70%
c) quota di almeno 8 km
Questi dati sono stati prelevati da alcune pubblicazioni di enti ufficiali quali: NASA (National Aeronautic and Space Administration), EPA (Environmental Protection Agency) e FAA (Federal Aviation Administration):
“Una scia di condensazione consiste fondamentalmente di vapore acqueo (immesso nell’atmosfera dagli scarichi caldi di un motore) in quantità sufficiente a saturare, una volta a contatto con l’aria fredda d’alta quota, e condensarsi momentaneamente in cristalli di ghiaccio o goccioline d’acqua. Di norma le scie di condensazione si formano soltanto dagli 8.000 metri in su, con temperature inferiori ai -40 °C ed umidità relative non inferiori al 70%. Le scie di condensazione si dissipano mediamente in una cinquantina di secondi, o al massimo qualche minuto.”
“Le scie di condensazione sono composte da particelle di ghiaccio, visibili sotto i motori degli aerei, tipicamente alle quote di crociera nell’alta atmosfera.” (EPA)
“Le scie di condensazione sono nuvole a forma di linee che sono prodotte dalle emissioni dei motori a reazione degli aerei. Questo processo di condensazione avviene tipicamente a quote di 8-12 Km al di sopra della superficie della Terra.” (NASA GLOBE)
“Le scie di condensazione sono delle nuvole di forma lineare prodotte a volte dagli scarichi dei motori degli aerei. La combinazione dell’alta umidità con le basse temperature, che esistono alle altitudini di crociera degli aerei, favoriscono la formazione delle scie di condensa. Le scie di condensa sono composte primariamente da acqua sotto forma di cristalli di ghiaccio e non sono pericolose per la salute umana.” (US Air Force)
“Secondo la NASA «le scie di condensazione si formano solo ad alta quota (generalmente al di sopra degli 8000 m), dove l’aria è estremamente fredda (meno di -40 °C).” (Wikipedia)
Come ulteriori prove possiamo fornire le seguenti citazioni:
“L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente.” [Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l’UAI (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore – 2006 – pag 86]
Ma quanto durano nel tempo queste scie? La risposta è implicita nel seguente passaggio:
“La lunghezza e l’intensità di una scia di condensazione dipendono dalle condizioni atmosferiche, dal tipo e dalla velocità dell’aereo. Le tipiche scie di condensazione variano dai 9 ai 28 Km. (da 5 a 15 miglia marine) di lunghezza, e una trentina di metri di diametro. Le scie di condensa si formano generalmente tra 7500 e 18000 metri di altitudine, a temperature molto basse (-40 °C).” [The Camouflage Handbook, AAFWAL-TR-86-1028 (Wright-Patterson AFB, Ohio: Air Force Wright Aeronautical Laboratories, 1986), cap. 1–12]
Facciamo adesso un semplice calcolo fisico- matematico: se la velocità è data da v=s/t (spazio percorso diviso il tempo impiegato a percorrerlo) invertendo tale formula si ottiene t=s/v (il tempo di percorrenza è uguale allo spazio percorso diviso la velocità) e quindi un aereo che viaggia ad una velocità di 600 km/h (tipica velocità di crociera) per percorrere 9 km impiega un tempo pari a 9/600 ore = 0,015 ore = 0,9 minuti =54 secondi, mentre per percorrere 28 km impiega un tempo pari a 28/600 ore = 2,8 minuti = 2 minuti e 48 secondi. Se per caso un aereo viaggiasse ad una velocità molto più bassa (ad esempio 300 km/h) in base ai dati riportati nel suddetto libro otterremmo dei risultati doppi dei precedenti, ma sono ben pochi gli aerei che volano a simile velocità. Abbiamo quindi la conferma che le tipiche scie durano di norma un minuto, al massimo 5. Di conseguenza un cielo oscurato da 40 “scie di condensa” persistenti per ore (o anche solo per un’ora) è assolutamente a-tipico, a-normale, un fenomeno spiegabile solo in termini di irrorazione artificiale.
[Se qualcuno non avesse ben compreso il calcolo precedente può forse seguire più agevolmente il ragionamento seguendo la verifica dei calcoli precedenti (che consiste sostanzialmente nell’eseguire il calcolo inverso). Se un aereo che viaggia a 600 km/h forma una scia di condensa che persiste per 54 secondi, quanto sarà lunga la scia che si vede nel cielo? Ebbene nel cielo si vedrà il vapore (condensato) che è fuoriuscito dal motore negli ultimi 54 secondi, e quindi ci sarà condensa di vapore sia subito dietro il motore che lungo il tragitto percorso in quel lasso di tempo.
Dal momento che la velocità è per definizione pari a v=s/t , invertendo la formula (moltiplicando entrambi i membri per t) si ottiene vt=s, o il che è lo stesso s=vt. Moltiplicando quindi la velocità dell’aereo per il tempo si ottiene la lunghezza della scia, bisogna solo fare attenzione ad utilizzare unità di misura coerenti (se usiamo la velocità espressa in km/h dobbiamo misurare in ore anche l’intervallo di tempo). Abbiamo già visto che 54 secondi corrispondono a 0,015 ore e quindi la lunghezza della scia che generata da un aereo che viaggia a 600 km/h è data dal prodotto 600 x 0,015 che corrisponde esattamente ai 9 km di partenza ed abbiamo quindi verificato la correttezza dei calcoli. ]
Nonostante i dati sulla formazione delle scie di condensa siano basati su osservazioni di 50-70 anni (pensate all’incredibile numero di voli degli aerei militari durante la seconda guerra mondiale ma anche in tutte le guerre successive, che da soli hanno permesso di raccogliere una messe di dati impressionante) adesso tanti “negazionisti” delle scie chimiche si arrampicano sugli specchi per affermare che le condizioni su specificate (durata massima della scia pochi minuti, quota di formazione fra gli 8 e i 12 km, necessità di una umidità relativa almeno del 60-70% e contemporaneamente di una temperatura esterna minore di -40°) non sarebbero più valide, che ulteriori studi avrebbero permesso di comprendere come le scie di condensa si formino anche a quote inferiori, a temperature superiori, anche con bassa umidità relativa.
Siccome questa manovra revisionistica sulle condizioni di creazione delle scie di condensa è avvenuta in maniera concomitante con l’apparire di scie anomale (scie persistenti, scie che oscurano il sole, scie in quantità mai vista fino ad allora, rilasciate da aerei che non seguono rotte civili) ci vuole poco a comprendere come quei poteri che stanno dietro l’operazione delle scie chimiche stiano tentando di riscrivere persino le leggi della fisica per tentare di camuffare la loro opera di irrorazione.
Tutto questo dovrebbe bastare per far capire che la continua osservazione di aerei che volano bassi, a quote non idonee alla formazione di scie di condensa, in giorni troppo caldi (temperature non idonee alla formazione di scie di condensa), mostra che il progetto scie chimiche si avvale di due tipi differenti di composti da spruzzare nel cielo tramite aerei cisterna: a volte gli aerei rilasciano scie che persistono fino a 7 ore, mentre altre volte rilasciano composti che si disperdono più rapidamente nell’aria. Ma anche quelle che sembrerebbero autentiche scie di condensa (solo perchè scompaiono dopo una manciata di secondi) sono quasi sempre irrorazioni velenose, lo si capisce dalle traiettorie dei voli (fuori da ogni rotta civile), dalla bassa quota alle quali si vedono, dal fatto che le vedete persino in piena estate. Per altro dopo continui passaggi delle “scie evanescenti” il cielo si opacizza fino a diventare biancastro.
All’inizio non vi sembrerà possibile perchè sarà difficile ammettere questa velenosa realtà, ma se tenete sott’occhio il cielo per alcune settimane finirete per rendervene conto. Anche io ci ho messo un bel po’ di tempo a rendermi conto che quasi tutte le scie evanescenti avvistate in cielo fossero scie di condensa, soprattutto perchè non volevo ammettere a me stesso che il piano di avvelenamento fosse così intenso e sofisticato.
Guardate bene il cielo anche quando è nuvoloso, forse vi accorgerete che fra una nuvola e l’altra il cielo non è più azzurro come un tempo, ma biancastro o addirittura trasformato in una velatura uniforme spruzzata al di sopra delle nuvole.
E se vi resta qualche dubbio guardate questo video in cui viene ripreso un aereo la cui quota viene misurata con un telemetro laser: altezza 1347 metri, assolutamente non idonea alla formazione di scie di condensa! (vedi anche l'articolo correlato)
The range finder proof from Tanker Enemy on Vimeo.
L'osservazione attenta del cielo, in prossimità delle reali rotte aeree per voli civili mostra per altro delle sorprese a chi ancora nutre dei residui dubbi sul fatto che le scie di condensa possano essere un fenomeno frequente; riporto qui la testimonianza dell'amico Mike della sua osservazione del cielo in un giorno di fine novembre 2008, quando l'Italia era sotto la morsa di una perturbazione freddissima:
Oggi ero in campagna in zona Burcei (circa 600 mt di altitudine ad est di Cagliari) e sopra di me passava la rotta di crociera M732 che va da Villasimius ad Alghero ed è sempre abbastanza trafficata come questo pomeriggio appunto. In 10 minuti col naso all'insù ho contato una decina di aerei che andavano a nord ovest o in direzione opposta. Essendo rotta di crociera, gli aeromobili passano a quote elevate (10-12 mila mt) tanto da non riuscire a distinguerne il modello ad occhio nudo. Al suolo ho verificato 7°C, ciò significa che a 10.000 metri c'erano approsimativamente 60°C in meno, ovvero meno 53°C o anche meno. Nessuno, dico nessuno degli aerei rilasciava alcun tipo di scia, persistente o no. ZERO ASSOLUTO come del resto è normale ... le scie di condensa sono un fenomeno rarissimo e oggi evidentemente a quell'ora non si formavano. L'estate e ottobre scorsi ci hanno massacrato con le scie chimiche tutti i giorni, 24 ore su 24, e ora che ci sono le condizioni (freddo intenso e forte umidità) ... nessuna scia di condensa da parte degli aerei civili.
9 - A questo punto qualcuno dirà: perchè non me ne sono accorto?
Un motivo è che non siamo più contadini che guardano continuamente al cielo, ed anche chi coltiva la terra usa spesso l’irrigazione artificiale per fornire l’acqua alle piante; siamo sempre di meno a guardare il cielo con attenzione, soprattutto se viviamo in un contesto urbano dove ciò che si può osservare è spesso una fetta di cielo ritagliata fra un palazzo e l’altro, a volte con la copertura di una cappa di smog, e per giunta col rumore del traffico delle auto che copre il rombo degli aerei.
Ma bisogna aggiungere la considerazione che spesso non c’è miglior modo di nascondere un segreto che metterlo in evidenza: la gente pensa che chi sta al potere non si permetterebbe mai di condurre un’azione clandestina così visibile ed eclatante. Mi permetto a questo punto di fare alcune citazioni illuminanti:
«Più grande è la menzogna più facilmente il popolo ci crede» - Adolf Hitler
«Solo i piccoli segreti vanno protetti. Per quelli grandi sarà sempre sufficiente l’incredulità della gente» - Marshall McLuhan
«L’abitudine ci nasconde il vero aspetto delle cose» - Michel de Montaigne
«Il senso comune è quello strato di pregiudizi che si sono depositati nella mente prima dei diciotto anni» - Albert Einstein.
10 - Articoli di giornale, interrogazioni parlamentari, mozioni comunali, denunce contro le scie chimiche

Quanto alla stampa è noto che quella nazionale è un po’ troppo imbavagliata mentre quella locale è un po' più libera, ad ogni modo anche sui giornali a volte le notizie filtrano, come si può vedere a questo link. Recentemente sul quotidiano Il manifesto del 22 agosto 2008 è apparso un articolo, dal titolo Le api pungono la Bayer, nel quale le scie chimiche vengono considerate una delle cause della morìa delle api (ricordo che senza api che impollinano i fiori i raccolti dei cibi di cui ci nutriamo sono in pericolo).
Esiste persino una denuncia del CODACONS (associazione di tutela dei consumatori) contro le scie chimiche ed un esposto del sindacato SULTA sugli strani aerei senza contrassegno in sosta presso gli aeroporti italiani. Il S.U.L.T.A. sindacato lavoratori trasporto aereo (COBAS), ha denunciato nel 2003 alla Procura della Repubblica di Civitavecchia l’inquietante presenza di questi aerei (evidentemente utilizzati per operazioni segrete, quali quella delle scie chimiche). Per seguire gli sviluppi della denuncia del CODACONS potete guardare questi due articoli: primo , secondo. Per visionare l'esposto del sulta fare click sull'immagine qui accanto per vederla ingrandita.

OTTOBRE 2008
- Link Doc - Non soddisfatto delle risposte ricevute dall'interrogazione parlamentare precedente, l'onorevole Sandro Brandolini il 1 ottobre 2008 presenta una nuova interrogazione al Ministero della difesa.
SETTEMBRE 2008- Video1 Video2 Video3 - Il 24 settembre 2008 la trasmissione Voyager su Raidue in prima serata ripropone il servizio sulle scie chimiche già andato in onda a marzo con l'aggiunta di nuovi contenuti. In questa occasione il conduttore Roberto Giacobbo introduce il servizio in modo più esplicito: "Perché questo fenomeno [delle scie bianche lasciate dagli aerei] avvenga in modo naturale si devono rispettare contemporaneamente tre condizioni: la temperatura deve essere tra i 40 e i 45 gradi sotto zero, l'altitudine dell'aereo deve essere almeno di 8000 metri, e l'umidità deve essere superiore al 70%. Se solo una di queste condizioni non si verifica, la scia bianca dell'aereo non avviene in modo naturale. Ma molte volte abbiamo visto degli aerei che lasciavano delle scie ad altitudini inferiori, a temperature diverse. E allora? Cosa stavano lasciando nell'atmosfera?...".
- Video - L'emittente televisiva spagnola Cuatro, durante la trasmissione "Cuarto Milenio" trasmette un servizio sulle scie chimiche.
- Doc(pag.5) - Petizione popolare nel comune di Ladispoli per protestare contro le scie chimiche e chiedere alle Istituzioni comunali di sollecitare gli Enti pubblici preposti (ASL, ARPA, Regione, Provincia e Governo) affinchè si adoperino in iniziative necessarie a garantire la tutela della salute dei cittadini.
AGOSTO 2008
- Link Doc - Risposta insoddisfacente del Sottosegretario di Stato dell'ambiente Roberto Menia all'interrogazione parlamentare dell'onorevole Brandolini del giugno 2006.
- Link - Articolo del quotidiano Il Manifesto del 22 agosto 2008 nel quale come concausa per la moria delle api vengono indicate le scie chimiche.
GIUGNO 2008
- Audio - Il 13 giugno 2008, durante la trasmissione radiofonica condotta da Daniele Bossari "Monte Carlo Hi-Tech!" su Radio Monte Carlo, intervento di Rosario Marcianò sulle scie chimiche.
- Link Doc - Interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Sandro Brandolini il 23 giugno 2008 al Ministero dell’ambiente, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministero del lavoro, salute e politiche sociali, al Ministero della difesa.
MAGGIO 2008
- Video - Durante la trasmissione televisiva "Hinterland" dell'emittente televisiva TNE Telenordest si ridiscute di scie chimiche dopo un'analoga puntata nell'aprile 2008. In questa occasione intervengono Eugenio Benetazzo e Tom Bosco.
- Video - L'emittente locale Telemolise [vedi il video qui sotto] trasmette un servizio sulle scie chimiche.
- Video - Il neurologo Pietro Ciliberti, durante la sigla di coda della trasmissione "Crozza Italia" su La 7 dell'11 maggio 2008, replicata per ben tre volte, ha denunciato le scie chimiche aeree che contentengono alluminio che, a sua volta, contribuisce alla diffusione dell'Alzheimer.
- Video - Il rocker californiano Beck come singolo d'esordio del suo nuovo album "Modern Guilt" propone in anteprima dal 19 maggio 2008 il singolo "Chemtrails".
APRILE 2008
- Video - Intervento di Rosario Marcianò durante la trasmissione televisiva "Hinterland" dell'emittente televisiva TNE Telenordest nella quale si discute di scie chimiche.
- Video1 Video2 Durante la trasmissione "Che Tempo Che Fa" di RaiTre andata in onda il 27 aprile 2008 il cantante Piero Pelù prima di terminare l'intervista di Fabio Fazio, apostrofa quest'ultimo invitandolo a trattare le scie chimiche in una puntata successiva della sua trasmissione. In seguito arriva dalla Rai la richiesta di censura dell'intero canale YouTube di Rosario Marcianò per il semplice fatto di aver pubblicato il video con le dichiarazioni di Piero Pelù. Tale richiesta viene soddisfatta immediatamente da parte di You Tube senza fornire nessuna forma di preavviso.
MARZO 2008
- Video1 Video2 Video3 - Il 19 marzo 2008 la trasmissione Voyager su Raidue in prima serata trasmette un servizio sulle scie chimiche nel quale interviene anche Rosario Marcianò.
FEBBRAIO 2008
- Audio1 Audio2 - Intervento di Corrado Penna e Rosario Marcianò durante la trasmissione radiofonica "Linea Diretta" condotta da Liliana Boranga sull'emittente veneta Radio Base.
GENNAIO 2008
- Video - L'europarlamentare Giulietto Chiesa afferma inequivocabilmente che le scie a lunga persistenza non sono normali scie di condensa, ma molto probabilmente scie chimiche.
DICEMBRE 2007
- Video - L'emittente locale abruzzase Rete8 trasmette un servizio sulle scie chimiche.
- Doc(pag.6) - L'Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE) in un suo notiziario del 4 dicembre 2007 segnala il problema delle scie chimiche.
- Link - Interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Katia Bellillo il 20 dicembre 2007 al Ministero della salute.
NOVEMBRE 2007
- Download1 Download2 - La trasmissione televisiva "Rebus" in onda sul network televisivo Odeon TV dedica due intere puntate il 23 e 30 novembre 2007 al fenomeno delle scie chimiche. Oltre a diversi servizi, intervengono in studio Rosario Marcianò e telefonicamente l'onorevole Ciccanti che nell'agosto 2007 aveva presentato un'interrogazione parlamentare.
OTTOBRE 2007
- Video - Intervento di Rosario Marcianò durante la trasmissione radiofonica "Il Volo del Mattino" condotta da Fabio Volo su Radio Deejay.
AGOSTO 2007
- Link - Interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Amedeo Ciccanti l'8 agosto 2007 ai Ministeri della salute e della difesa.
GIUGNO 2007
- Video - L'emittente radiofonica siciliana Radio Universal si occupa di scie chimiche durante la trasmissione "Cose dell'Altro Mondo".
MAGGIO 2007
- Video - L'emittente tedesca RTL-TV a diffusione nazionale trasmette un servizio sulle scie chimiche.
- Link - Interrogazione olandese al Parlamento Europeo del 10 maggio 2007 di Erik Meijer avente come oggetto: "Scie di condensazione degli aeromobili che non contengono più solo acqua ma che causano velature biancastre persistenti, dovute probabilmente alla presenza di bario, alluminio e ferro".
FEBBRAIO 2007
- Link - Interrogazione parlamentare in Grecia di Fotis Kouvelis del 5 febbraio 2007.
- Link - Il Fronte Nazionale Siciliano "Sicilia Indipendente" (FNS) il 13 febbraio 2007 presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Enna.
GENNAIO 2007
- Video - L'emittente croata RTL-TV trasmette un servizio sulle scie chimiche.
- Link - Il quotidiano L'Unione Sarda pubblica un intervento sulle scie chimiche a cura del comitato sardo di sensibilizzazione sulle scie chimiche.
NOVEMBRE 2006
- Doc - Risposta insoddisfacente del Ministro dell'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio all'interrogazione parlamentare dell'onorevole Nieddu del giugno 2006.
OTTOBRE 2006
- Video - L'emittente locale 5 Stelle Sardegna [vedi il video qui sotto] trasmette un servizio sulle scie chimiche.
- Audio - Intervento di Rosario Marcianò durante la trasmissione radiofonica "La Settima Domanda" condotta dal giornalista Marco Pagani dell'emittente Radio Internazionale Sardegna.
- Link - Interrogazione tedesca al Parlamento Europeo del 17 ottobre 2006 di Hiltrud Breyer avente come oggetto "Inspiegabili fenomeni atmosferici in Germania settentrionale". Un breve estratto: "È la Commissione a conoscenza del fatto che, secondo molti media autorevoli, nei cieli della Germania settentrionale si stanno verificando fenomeni misteriosi?... Si tratta di un vero e proprio enigma per i meteorologi, i quali tuttavia concordano sul fatto che il fenomeno non ha alcuna spiegazione naturale come la presenza di stormi di uccelli o di cherosene degli aeromobili... I meteorologi in tutto il territorio federale presumono che tali fenomeni nascondano esperimenti militari...".
GIUGNO 2006
- Link Doc(pag.162) - Interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Gianni Nieddu il 13 giugno 2006 ai Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio, della difesa, della salute e dei trasporti.
MAGGIO 2006
- Video - L'emittente televisiva californiana NBC4 trasmette un servizio sulle scie chimiche intitolato "Toxic Sky?".
- Link - Interrogazione alla Regione Sardegna dei consiglieri regionali Davoli, Uras, Pisu il 31 maggio 2006 sul fenomeno delle "scie chimiche". La risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale è stata: "In riferimento alla interrogazione in oggetto, si comunica che l'Assessorato dell'igiene e sanità non dispone di elementi utili alla risposta...".
GENNAIO 2006
- Video - Intervento alla trasmissione televisiva "TG Canale Italia" dell'onorevole Antonio di Pietro che, in seguito a una domanda di un telespettatore, non nega il fenomeno delle scie chimiche e lo inquadra in una problematica di sovranità territoriale.
DICEMBRE 2005
- Audio - Intervento a Radio Spazio Aperto dell'onorevole Piero Ruzzante che nell'ottobre 2003 ha presentato un'interrogazione parlamentare sulle scie chimiche a diversi Ministeri ricevendo risposte nulle o poco convincenti.
FEBBRAIO 2005
- Link - Interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Severino Galante il 3 febbraio 2005 ai Ministeri della difesa e della salute.
OTTOBRE 2003
- Link - Interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Piero Ruzzante il 27 ottobre 2003 ai Ministeri dell'ambiente, delle infrastrutture e dei trasporti, della salute e della difesa.
APRILE 2003
- Link - Interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Italo Sandi il 2 aprile 2003 al Ministero della salute.
GENNAIO 1999
- Doc - Risoluzione del Parlamento europeo sul sistema H.A.A.R.P. Un breve estratto: "Il Parlamento europeo ...reputa che il sistema H.A.A.R.P. (High Frequency Active Auroral Research Project) sia da considerarsi, a causa del notevole impatto sull'ambiente, una questione mondiale ed esige che le sue conseguenze giuridiche, ecologiche ed etiche vengano analizzate da un organismo internazionale indipendente prima di ogni nuova ricerca e di qualsiasi esperimento; lamenta il fatto che l'Amministrazione degli Stati Uniti abbia ripetutamente rifiutato di inviare un rappresentante per offrire prove...".
11 - La prima massiccia sperimentazione delle scie chimiche in Canada
William Thomas, giornalista e scrittore, ci racconta cosa accadde a Espanola
“Il Canada si è distinto nel mondo per aver notato e protestato le scie chimiche fin quando furono osservate per la prima volta in questo Paese nell’inverno del ‘98. Una piccola città chiamata Espanola a causa della crescente preoccupazione si rivolse al governo dell’Ontario e quell’agosto il ministro per l’ambiente fu forzato a condurre test sulla qualità dell’aria. Ad un meeting pubblico il 29 agosto del ‘99 il ministro per l’ambiente spiegò alla popolazione che l’aria era sicura, ma la commissione si rifiutò di consegnare pubblicamente le letture delle analisi. Una rivolta popolare scoppiò quando i cittadini si sentirono negato il diritto a tali dati; questa vicenda fu raccontata quella sera anche dalle news nazionali della CBC. Nel novembre del ‘99 la gente di Espanola firmò una petizione e la presentò al Parlamento del governo canadese ad Ottawa, lamentandosi degli aerei che a loro avviso scaricavano elementi di alluminio e particelle di quarzo sopra la città. Sapevano questo perchè un residente di là prelevò campioni di neve e li portò al North West Laboratory dell’Ontario. Quando furono fatte le analisi della neve ricaduta attraverso le scie chimiche, i chimici al laboratorio trovarono livelli di alluminio sette volte superiori al limite preventivo nell’acqua potabile e molte particelle di quarzo. Parliamo di particelle microscopiche. Nella petizione la gente chiese di non essere irrorata con queste sostanze, chi stesse svolgendo simili attività e perchè lo stesse facendo. L’Air Force americana disse di essere estranea a tutte queste attività, nonostante la gente di Espanola avesse molte foto di aerei-cisterna americani che rilasciavano lunghe scie bianche sopra la loro comunità.
Quarantacinque giorni dopo che la loro petizione fu presentata il governo canadese rispose ai cittadini di Espanola, dicendo non siamo noi, non sono i nostri aerei, ed i militari canadesi dissero “non abbiamo alcuna informazione su alcun Paese che abbia mai chiesto un permesso diplomatico per tali attività”. Ma qualcosa in più si scoprì nel dicembre dell’anno successivo, un signore di nome Terry Stewart addetto al controllo dell’ambiente per il Victoria International Airport ricevette una telefonata di protesta da un residente riguardo all’elevato numero di aerei che rilasciavano scie sopra il nostro capoluogo qui nel British Colombia, e del fatto che queste scie persistenti parevano recare disturbi di salute a molte persone. Terry Stewart si accertò della situazione coi militari e rispose con un breve messaggio telefonico che cambiò tutto. Nel messaggio diceva: “Salve, sono Terry Stewart del Victoria International Airport, ho controllato su quanto mi aveva riferito. Si tratta di un’operazione militare, un’operazione congiunta tra Canada e Stati Uniti, qualcosa di molto strano”
12 - Brevetti sulla manipolazione climatica
Per chi poi avesse dei dubbi che ciò possa realmente succedere riporto alcuni brevetti per la manipolazione climatica; come potete vedere i primi risalgono a quasi cento anni fa; è solo l’inizio di una lunghissima lista che continua fina ai nostri tempi. Ma se questo era possibile 90 e 50 anni fa non vi rendete conto di quello che possono fare adesso?
E se qualcuno non fosse ancora convinto dal precedente elenco (o non si fidasse dell'esistenza di simili tecnologie), ecco una prova che viene dal TG di RAI 1 del 10 maggio 2007.
13 - Le ammissioni del C.N.R.
Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche, ente statale ed ufficiale) ammette la manipolazione climatica tramite aerosol e radiazioni elettro-magnetiche.
Guardate questa pagina sul web e vedrete tra le righe del documento che specifica il campo di studio di questa branca del CNR denominata "Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima" esattamente quanto denucniato in questo dossier: il CNR studia come si possa manipolare il clima con l'uso di aerosol (ovvero particolato di stanze metalliche e/o chimiche diffuso evidentemente con gli aerei non certo con le ciminiere, se si vuole manipolare il clima in una zona specifica l'aerosol deve venire irrorato dall'alto dagli aerei) e di onde elettro-magnetiche (inviate da potenti antenne che usano tecnologia simile a quella diHAARP).
Ma leggiamo assieme i punti salienti di questo documento ufficiale (fra parentesi quadre le mie osservazioni):
Meteorologia Dinamica.
Temi di ricerca applicata riguardano la modellistica della turbolenza e della dispersione degli inquinanti nello strato limite planetario, [saranno solo inquinanti che vengono dal basso o anche inquinanti che vengono irrorati dall'alto? fin qui è solo un sospetto] la modellistica di previsione meteorologica a breve, medio e lungo termine, la modellistica globale meteo-climatica, anche accoppiata atmosfera-oceano (...) Le tematiche principali riguardano lo studio del comportamento del sistema climatico terrestre, rivolgendo particolare attenzione ai processi fisici che definiscono gli scambi di energia tra superficie terrestre ed atmosfera e i processi d’interazione della radiazione solare e della radiazione terrestre con l’atmosfera del nostro pianeta [come è possibile modificare il livello di irraggiamento sulla terra, ovvero come è possibile ridurre il livello di luce solare che serve alla vita? e finora è solo un sospetto]. In questo contesto, le attività di ricerca sono principalmente dedicate (1) allo studio dei vari processi fisici capaci di generare variazioni di notevole rilevanza sul bilancio di energia del sistema climatico terrestre, ed in particolare la forzatura radiativa da aerosol e nubi ed della modellistica (fisica e chimica) degli aerosol e degli altri costituenti atmosferici reattivi sulle scale locali e regionali [e questa invece è la prova, studiano come alterare, tramite aerosol, il clima, come modificare il tasso di radiazione solare che arriva a noi ed alle piante di cui ci nutriamo], e (2) alla ricostruzione ed analisi delle serie storiche di dati climatici e meteorologici, con il fine di trarre accurate informazioni sulle variazioni climatiche avvenute nel passato e di ricavare utili indicazioni sulle previsioni dei futuri cambiamenti climatici [forse li state organizzando voi questi futuri cambiamenti climatici?]. (...)
Processi atmosferici
Questa Sezione comprende settori di forte interesse per le problematiche del clima e dell'ambiente:(1) Chimica dell’atmosfera: Le attività di ricerca si articolano schematicamente su tre filoni fra loro interdipendenti: i) interazione aerosol/nubi, chimica delle nubi ed effetti sul clima; ii) fisica e chimica dell’aerosol in diverse regioni del globo ed effetti sul clima; iii) modelli chimici di trasporto a scala regionale. [aerosol e clima, come avere dubbi a questo punto? sembra tutto fin troppo esplicito] (2) Nubi e Precipitazioni: L’interesse di questo gruppo riguarda aspetti cruciali dello studio delle nubi, delle precipitazioni, e dei sistemi precipitanti, senza restrizione di scale o di metodologie. I temi principali sono: a) microfisica delle nubi e fisica dell’aerosol atmosferico [insomma, come far piovere a comando con l'uso di aerosol, ovvero col rilascio intenzionale di prodotti chimici sopra le nubi tramite aerei cisterna, insomma utilizzando le scie chimiche], b) formazione delle precipitazioni, con particolare interesse alla grandine ed alla fisica del ghiaccio atmosferico, c) interazione fra onde e.m. ed idrometeore [ecco qua, l'uso delle onde elettromagnetiche per manipolare il clima!], anche come base per la radarmeteorologia fondamentale, d) meteorologia da satellite e Nowcasting, per la stima dell’intensita’ di precipitazione e lo studio del ciclone extratropicale.(3) Aerobiologia: attività di studio del materiale biologico aerodisperso in atmosfera e negli ambienti confinati [oddio, ma fra questo materiale biologico disperso nell'atmosfera non ci saranno pure parassiti e batteri geneticamente modificati che secondo molti studiosi vengono dispersi dagli aerei cisterna tramite le scie chimiche?], immissione, trasporto e diffusione, interazione con altro materiale particolato [particolato, notate bene, forse particolato metallico di alluminio e bario, forse particolato di silicio come quello rinvenuto dopo l'irrorazione degli aerei cisterna?]. Viene gestita la rete di campionamento del materiale biologico per i ministeri della Sanità e dell’Ambiente.(4) (...)