Susan Rice, Ambasciatrice USA, esce da una riunione a porte chiuse tenutasi mercoledì presso il Consiglio di Sicurezza ONU e dichiara che il Consiglio e gli Stati Uniti sono pronti ad attaccare il governo siriano di Assad
Giovedì, il Segretario di Stato Hillary Clinton ha dichiarato che il massacro di Houla sarebbe stato utilizzato per creare il consenso internazionale necessario all’intervento militare: «Ogni giorno che passa si rafforzano le ragioni per intervenire», così ha detto rivolgendosi agli studenti di un’università danese.
Secondo l’ex diplomatico Dennis Ross si dovrebbe creare una «zona di sicurezza» nel nord della Siria. A marzo del 2011, l’ONU impose sulla Libia una «zona interdetta al volo» e lo fece sfruttando una «crisi umanitaria» preconfezionata grazie alla quale invase il Paese e ne detronizzò il governo. Ross è un membro sia del CFR che della Trilateral Commission.
La Rice ha riportato ai giornalisti che «membri del Consiglio di Sicurezza ONU e membri della comunità internazionale si sono ritrovati con l’unica opzione di considerare se si sentano pronti ad agire al di fuori dei piani di Annan e dell’autorità del Consiglio medesimo».
Il piano di pace di Kofi Annan è stato messo a punto a febbraio dalla Lega Araba e dall’ONU. Il 1° di maggio, Hervé Ladsous – sottosegretario generale ONU per le Operazioni di mantenimento della Pace – ha detto che entrambe le parti hanno violato gli accordi di cessate il fuoco del 12 aprile. Gli Stati Uniti accusano il regime di Assad di devastare il Paese con la violenza tralasciando gli attacchi terroristici commessi dalla CIA, dai compari dell’MI5 e dall’Esercito Siriano Libero.
Successivamente al massacro di Houla, l’Esercito Siriano Libero chiese di metter fine al piano di pace. «A meno che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU non compia subito dei passi per la protezione dei civili, il piano di Annan può andare al diavolo», così ha dichiarato l’Esercito Siriano Libero.Bashar Jaafari – ambasciatore siriano all’ONU – mercoledì ha dichiarato che il massacro di Houla è stato perpetrato da esterni, un riferimento all’Esercito Siriano Libero.
A febbraio abbiamo riferito di un resoconto degli osservatori della Lega Araba in Siria che nominava un'entità armata intenta ad uccidere civili e poliziotti e a perpetrare attacchi terroristici. Le morti di innocenti causate da tali attacchi venivano attribuite al governo di al-Assad e vennero utilizzate per creare un caso Siria davanti all’ONU. Stando al resoconto della Lega Araba, l’Esercito Siriano Libero è responsabile di molte di queste uccisioni, insieme ai «gruppi armati di opposizione».A gennaio, è stato riferito che MI6, CIA e le britanniche SAS si trovano in Siria dove operano con l’Esercito Siriano Libero ed il Syrian National Council per detronizzare il regime di al-Assad. L’Esercito Siriano Libero è riconosciuto unanimemente quale creatura della NATO. In gran parte è composto da militanti della Fratellanza Musulmana – essa stessa un’emanazione dei servizi segreti britannici – che è finanziata, appoggiata ed armata dagli Stati Uniti, da Israele e dalla Turchia.Benchè l’Esercito Siriano Libero abbia dichiarato che non si conformerà più al piano di pace di Annan, per l’ambasciatrice Rice il governo di al-Assad deve mantenere il proprio impegno nei confronti di tale piano di pace. Se la Siria non onorerà tale piano di pace, il Consiglio di Sicurezza ONU dovrà agire immediatamente.
Jean-Marie Guéhenno, inviato di Kofi Annan, ha dichiarato che la Siria deve compiere dei passi atti a convincere sia la comunità internazionale che il popolo siriano che è pronta per un nuovo corso. Nessun passo analogo è stato richiesto all’Esercito Siriano Libero.L’Amministrazione Obama ha sfruttato il massacro di Houla per supportare altre sanzioni, ancora più dure, ed una possibile azione militare contro il governo siriano. I commenti dell’ambasciatrice Rice rivelano che una risposta militare potrebbe essere in preparazione dopo i numerosi giorni di «sdegno internazionale» che sono stati orchestrati dalla stampa ufficiale allineata.
Webster Tarpley – ed altri – ha fatto notare che Stati Uniti ed ONU stanno cercando di fomentare e far scoppiare dei disordini in Siria al fine di balcanizzare la nazione. Ad aprile Tarpley ha dichiarato quanto segue: «Credo che il ruolo strategico degli USA in Medio-Oriente consista nella distruzione di tutti gli Stati nazionali. C’è un progetto a riguardo noto da anni come il piano Bernard Lewis».
Bernard Lewis è un orientalista britannico che sostiene la frammentazione e balcanizzazione del mondo arabo e musulmano. È un guru delle politiche dei neocon israelo-centrici. La sua strategia «dividi e conquista» era stata formulata, in origine, dall’Impero Britannico.
Prosegue Tarpley: «(Il piano) è stato riproposto da personaggi del tipo di Zbigniew Brzezinski: micro-Stati, mini-Stati, Stati canaglia, secessionismo, caos, i signori della guerra e la NATO si sentono liberi di afferrare qualsiasi bene essi ritengano importante, che si tratti di greggio, acqua, porti strategici e cose del genere».
L’ultimo commento della Rice rivela che gli Stati Uniti vogliono sfruttare al massimo il massacro di Houla – sul quale si sta tuttora indagando – e potrebbero rispondere con un’azione militare per rovesciare al-Assad. Se la NATO inizia a bombardare la Siria ed a fornire armi e supporto logistico all’Esercito Siriano Libero, sarà solo questione di tempo e la Siria patirà lo stesso destino della Libia e Bashar al-Assad subirà la stessa brutale e violenta sorte di Muammar Gheddafi. Kurt Nimmo
Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla
Fonte > Infowars.com