Un giorno, poche settimane fa, il grande Amico Angelo mi ha chiesto di scrivere questo articolo per il blog del suo sito web. Ovviamente non ho avuto esitazioni e sono onorata di essere qui oggi per raccontarvi brevemente la storia del mio compagno Emanuele e mia. Una storia all’insegna della sincronicità, della legge dell’attrazione e… della guarigione.
Emanuele è nato 34 anni fa con la fibrosi cistica. Si sono accorti subito che la situazione era critica, così è stato trasferito in un altro ospedale per un intervento d’urgenza durato 16 ore e iniziato con pochissime aspettative di successo. Se sono qui oggi a raccontare questa storia è perché Emanuele, fin dal primo respiro e anche da molto prima, ha scelto di non arrendersi, di non “giocare” il ruolo della vittima, ma di dimostrare subito di che pasta è fatto e che la sua missione in questa dimensione non finiva li, a poche ore dalla nascita.
Per chi non sapesse cos’è la fibrosi cistica (o mucoviscidosi) è una malattia che interessa organi vitali che secernono mucosa, quali polmoni, fegato, pancreas, intestino. Un malato di fibrosi cistica, tra le altre cose, produce una quantità elevata di muco denso, soprattutto nei polmoni, che, se non eliminato costantemente attraverso una fisioterapia giornaliera (dalle due alle tre volte al giorno) porta alla necrosi dell’organo stesso compromettendo, ovviamente, le condizioni di vita della persona. Inoltre, per aiutare la funzionalità degli altri organi, è costretto ad assumere enzimi pancreatici per la corretta assimilazione e digestione del cibo, vitamine per sopperire alle carenze date dalla non corretta assimilazione dei cibi stessi, farmaci per il fegato, broncodilatatori e antibiotici per tenere bassa la carica batterica del muco ed evitare quindi infezioni polmonari..Insomma un bel quadro, per quanto spiegato in minimi termini, non credete? Un altro problema che insorge abbastanza frequentemente in questi casi è il diabete, riscontrato anche in Emanuele 9 anni fa costringendolo ad assumere insulina, sia a lento rilascio che ultrarapida ad ogni pasto.
Premesso ciò e non potendo chiaramente riassumere 34 anni di vita, passo velocemente al 2010, anno in cui ci siamo incontrati, conosciuti, innamorati e iniziato il nostro percorso di vita insieme. Prima ho parlato di sincronicità... anche il nostro incontro è avvenuto come se fossimo guidati dall’alto, è stata una percezione chiara e netta fin dal primo momento per entrambi, anche se non capivamo ancora cosa sarebbe successo. Di sicuro è che le nostre vite già in altre occasioni si erano sfiorate ma mai incontrate..i tempi non erano ancora maturi, il momento giusto doveva arrivare solo dopo che entrambi avessimo vissuto delle esperienze di crescita che ci avrebbero aiutato nella nostra vita insieme.
Il primo anno insieme è stato segnato da un profondo malessere di Emanuele. Diceva di essere felice di noi, ma allo stesso tempo si sentiva profondamente insoddisfatto di sé stesso, come se mancassero tasselli fondamentali del suo puzzle. Stanco di fare insulina, stanco della continua smania di mangiare (più fai insulina più vuoi mangiare, più mangi più insulina devi fare) che aumentava ma che non riusciva a controllare andando contro anche alle sue intenzioni e prestazioni atletiche. Non era così che voleva la sua vita. Si domandava come fosse possibile che non ci fosse nessun modo per guarire almeno dal diabete. Tra agosto e settembre 2011 ha lanciato la sua richiesta all’Universo…
Io mi interesso e occupo da diversi anni di tecniche di riequilibrio energetico ed emozionale e fortunatamente in Emanuele ho trovato una vera e profonda apertura verso queste visioni! Erano anche diversi anni che un’amica mi voleva presentare un suo amico dicendo che avevamo molti interessi in comune. Dopo, ripeto, molti anni in cui per un motivo o per l’altro non era stato possibile conoscerci, finalmente lo scorso ottobre arriva l’occasione. Parlando, gli racconto della situazione di Emanuele e, prima di salutarci mi consegna un dvd, “Crudo e Semplice” e mi dice di guardarlo con lui perché sarebbe potuto essergli molto utile.
Abbiamo quindi visto il dvd in cui è raccontata la storia di 6 persone guarite dal diabete attraverso l’alimentazione vegana ma, soprattutto, attraverso il crudismo. Abbiamo iniziato il 25 novembre 2011 e in 5 giorni di alimentazione crudista Emanuele ha constatato che l’insulina non gli serviva più e da quel giorno non l’ha più usata! Il suo ed il nostro percorso è stato molto importante, oltre che da un punto di vista alimentare in cui abbiamo re-imparato a nutrirci, scoperto cosa effettivamente è sano mangiare e quanto, alla fine, sia anche molto più gustoso della cucina tradizionale, è stato (e lo è tuttora) un grande percorso di crescita personale.
Attraverso le sessioni di coaching che gli conduco personalmente stiamo lavorando a tutti i livelli, quello fisico, ma anche quello emozionale e spirituale. Abbiamo lavorato in questo senso per smantellare false credenze, per superare inevitabili momenti di crisi, per risolvere blocchi che hanno dato origine a quelle che io definisco “manifestazioni fisiche”, per lasciare andare situazioni passate, comportamenti e reazioni che non servono più e che, se trattenute, diventano una pesante zavorra che impedisce di fare il salto verso la vera realizzazione di sè. Attraverso questa sinergia di alimentazione e lavoro energetico, Emanuele è guarito dal diabete in tempi record. Il fondamento è quello di riportare l’organismo da uno stato di acidosi ad uno di alcalinità, ovvero la condizione naturale del nostro corpo e che, di conseguenza, può ristimolare i processi di auto guarigione. Ovviamente per Emanuele era un po’ più complesso, si pensava, a causa dell’assunzione di molti altri farmaci per la fibrosi cistica oltre all’insulina. Invece, lo stupore è stato grande! Si è liberato dall’insulina subito con, chiaramente, risultati ottimi sulla glicemia che si normalizzava sempre più. Dopo un mese ha iniziato ad introdurre alcuni cibi cotti, come legumi e verdure cotte per passare progressivamente all’introduzione di tutti gli altri alimenti vegetali, inclusi i cereali. E, durante questo percorso che, per noi, è diventato stile di vita, sta riuscendo progressivamente ad eliminare e ridurre anche i farmaci per la fibrosi cistica.
Sono passati sette mesi e, per noi, ogni giorno è una scoperta importante. Ogni giorno aggiungiamo un tassello di esperienza e di conoscenza di questo nuovo mondo. Ogni giorno si aggiunge un tassello sul nostro percorso emozionale e spirituale, con nuove aperture, nuove consapevolezze. Ogni giorno di più ci accorgiamo come l’Universo intero risuona in noi e con noi, anche nelle sfide che sembrano più difficili. Emanuele ha lanciato la sua richiesta all’Universo e, tramite lo splendido strumento che l’Universo utilizza, la sincronicità, gli ha risposto, dandogli l’opportunità di raggiungere il proprio obiettivo.
Noi ci rendiamo conto di quanto tutto, nella nostra vita insieme, fin dal nostro incontro, sia come il disegno già creato nella mente del tessitore della tela e che si delinea con precisione man mano che vengono aggiunti i fili. Per noi questo rappresenta motivo di gioia e meraviglioso stupore quotidiano proprio perché, davvero, ogni giorno scopriamo qualche, anche piccolo, dettaglio che ci fa comprendere una volta di più quanto siamo guidati dall’alto, pur nella libertà di fare le nostre scelte che, con il senno di poi, si rivelano non essere mai casuali.
Oggi stiamo continuando questo percorso di vita e guarigione, ma abbiamo anche deciso di mettere a disposizione la nostra esperienza per dare la possibilità, a quanti lo vogliano, di essere informati, di sapere che dal diabete, contrariamente a quanto ci fanno credere, si può uscire. Il nostro intento è semplicemente quello di informare le persone affinché possano essere libere di scegliere responsabilmente. Per questo, abbiamo aperto una pagina in Facebook, www.facebook.com/GuarireDalDiabete, nella quale postiamo le nostre esperienze, quello che mangiamo, i successi sportivi di Emanuele che, grazie a questa alimentazione, sono migliorati moltissimo, e nella quale rispondiamo alle domande che ci vengono rivolte dai visitatori della pagina.
Speriamo di poter essere di aiuto e di stimolo a molte altre persone che possono soffrire di diabete o di altro. L’esempio di Emanuele per me è proprio questo: andare avanti con convinzione, con determinazione, in piedi sui pedali della sua bici, perché Emanuele non è la sua malattia ma Emanuele è Emanuele fino in fondo, con tutta la voglia di vivere la sua vita con gioia, amore, entusiasmo e, soprattutto, in uno stato di vero benessere senza l’etichetta del malato o la dipendenza passiva dai farmaci.
Vi ringrazio con il cuore per essere arrivati a leggere fino alla fine questo articolo con il desiderio che possa aver nutrito la speranza, ma anche la certezza, in ciascuno di voi.
Un abbraccio di luce
Elena Castiglione
Fonte: www.saporecrudo.it