Il dottore che si è occupato della sperimentazione calma gli entusiasmi dicendo che è stata una buona ricerca ma che non può essere la cura per tutte le persone affette dalla malattia.
Timothy Brown, è questo il nome del primo uomo che sembra aver sconfitto la malattia più grave dei nostri tempi, l'Aids. All'uomo gli era stato detto due volte che sarebbe morto. L'uomo americano viene chiamato "il paziente di Berlino", poichè è lì che è stato curato, adesso ha deciso di portare in giro per il mondo la sua testimonianza di speranza. Timothy dice: "Il mio sogno non e' quello di essere il primo uomo che vi dice 'io sono guarito', ma di dire 'noi siamo guariti'. Il suo salvatore, Gero Hutter ematologo all'ospedale universitario della carità di Berlino, ha detto che l'idea di trattare i pazienti affetti da HIV con la terapia cellulare si era già fatta avanti negli anni '80, ma non progrediva. Come riporta il sito aduc.it il dottor Hutter voleva cercare un donatore di midollo osseo portatore di una mutazione genetica che si manifesta nell'1 % della popolazione bianca. Questa anomalia tocca la serratura di un particolare recettore che permette al virus di infettare le cellule di certi linfociti, immunizzandole contro l'HIV. Brown nel 2007 ha ricevuto due trapianti di midollo osseo, la sua leucemia è stata sconfitta e dopo 600 giorni il virus HIV è divenuto non rilevabile. Il suo tasso di anticorpi si e' abbassato ad un livello tale che indicava la dissoluzione del virus. Un risultato confermato in seguito attraverso diverse biopsie. Il dottor Hutter ha ammesso che non ci sono abbastanza donatori per tutti i casi di Aids al mondo. Timothy ha detto che una complicazione neurologica ha fortemente toccato la sua memoria e il suo linguaggio, inoltre il tasso di mortalità è alto. Il dottor Alain Lafeuillade, medico del reparto d'infettologia dell'ospedale Sainte-Musse di Toulon, entusiasticamente dice che è la prima volta che si dimostra che sconfiggere questo virus è possibile.
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