Esposto del movimento guidato da Calvani contro la società di riscossione. Nel mirino le irregolarità legate ai messi delle società che gestiscono le notifiche
Il movimento Dignità sociale e i Cra tornano all'assalto di Equitalia. E lo fanno addirittura presentando una denuncia nei confronti della società di riscossione dei tributi presso la Procura generale di Roma, le procure laziali, la Guardia di finanza e la Corte dei Conti.
"La gran parte delle cartelle inviate da Equitalia sono nulle" tuona ancora una volta Danilo Calvani. In un incontro pubblico tenuto stamani a Latina il presidente dei Cra e segretario nazionale di Dignità sociale ha illustrato i contenuti della loro istanza.
"Le procedure di Equitalia - afferma l'avvocato Alessandro Saieva, che segue i Cra nelle loro battaglie legali - non rispettano il diritto comunitario. Sono infatti impugnabili, poiché nulle, le cartelle notificate dai messi non abilitati". Questi ultimi sono i dipendenti della società - la Tnt - a cui Equitalia si affida per la notifica di buona parte delle cartelle esattoriali: i messi, assunti con contratto a progetto, non avrebbero quindi conseguito l'abilitazione prevista in questi casi dopo aver seguito i relativi corsi. Per tale motivo la segnalazione di Dignità sociale alla Procura è di "una presunta evasione fiscale, lavoro nero e elusione contributiva" riconducibile all'attività di Equitalia.
"Le leggi sono giuste e le tasse vanno pagate - aggiunge Saieva - ma vorremmo che il senso di giustizia guidasse anche chi ce lo richiede. Come cittadini chiediamo perciò l'assoggettamento di Equitalia a quelle stesse leggi che noi stesso siamo sottoposti". "Parte ora la nostra reazione civica - chiosa Calvani - nessuno ci difenderà se non ci organizzeremo noi autonomamente".
fonte
Di seguito il verbale della denuncia presentata dai C.R.A. (Comitati Riuniti Agricoltori) e Dignità Sociale contro Equitalia.
Vedi anche l'articolo con breve intervista video a Danilo Calvani: Dignità sociale e Cra denunciano Equitalia: “Tutte le cartelle sono nulle”
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