Controllo di capitali, limiti ai prelievi dai bancomat e frontiere bloccate. Queste alcune delle misure che hanno studiato in gran segreto i servizi tecnici dell'Unione Europea.
New York - Le autorita' finanziarie europee hanno pronto un piano per chi esce dall'euro. Il peggior scenario possibile, se Atene dovesse decidere di abbandonare l'area della moneta unica, prevede che le autorita' dell'Eurozona assumano il controllo dei capitali della nazione e impongano la sospensione di Schengen. Al blocco delle frontiere si andrebbe ad aggiungere l'imposizione di limiti alla possibilita' di prelevare dagli sportelli bancomat.
Lo hanno riferito alcune fonti Ue a Reuters, che ha pubblicato un report esclusivo ripreso da La Repubblica. Il quotidiano riporta le misure di emergenza ipotizzate dai servizi tecnici e non i dettagli di un piano gia' messo in pratica.
Le iniziative sarebbero state discusse segretamente dai dirigenti dei ministeri del Tesoro e delle banche centrali, probabilmente sotto l'avallo della stessa Grecia.
Le elezioni del prossimo 17 giugno sono ormai alle porte e il futuro dello stato ellenico e' appeso a quel voto. Se dovesse vincere la sinistra anti-europeista di Syriza, la nazione firmerebbe la sua uscita dall'euro. Normale che, riferiscono le fonti, i funzionari Ue si stiano affrettando a preparare piani di emergenza.
Nel caso di elezione di un partito diverso dai socialisti e dal centro destra di Nuova Democrazia, e' molto probabile che Atene rinneghera' il piano di aiuti Ue-Fmi e che pertanto si veda costretta ad abbandonare la valuta.
Le autorita' Ue sono convinte che la disponibilita' fino anche a 100 miliardi di euro per le banche spagnole consentira' di evitare anche gli scenari peggiori. Tuttavia, ora che l'attenzione si e' spostata sull'Italia, e' meglio non sottovalutare i rischi.
Da ieri la paura di un effetto contagio sta crescendo e i mercati temono che l'Italia potrebbe essere la prossima pedina del domino. Cosi' si spiega il sell off subito dai bond e dall'azionario italiano lunedi', con l'euforia iniziale per il salvataggio delle banche spagnole concordato nel weekend che si e' spenta in fretta.
Lo hanno riferito alcune fonti Ue a Reuters, che ha pubblicato un report esclusivo ripreso da La Repubblica. Il quotidiano riporta le misure di emergenza ipotizzate dai servizi tecnici e non i dettagli di un piano gia' messo in pratica.
Le iniziative sarebbero state discusse segretamente dai dirigenti dei ministeri del Tesoro e delle banche centrali, probabilmente sotto l'avallo della stessa Grecia.
Le elezioni del prossimo 17 giugno sono ormai alle porte e il futuro dello stato ellenico e' appeso a quel voto. Se dovesse vincere la sinistra anti-europeista di Syriza, la nazione firmerebbe la sua uscita dall'euro. Normale che, riferiscono le fonti, i funzionari Ue si stiano affrettando a preparare piani di emergenza.
Nel caso di elezione di un partito diverso dai socialisti e dal centro destra di Nuova Democrazia, e' molto probabile che Atene rinneghera' il piano di aiuti Ue-Fmi e che pertanto si veda costretta ad abbandonare la valuta.
Le autorita' Ue sono convinte che la disponibilita' fino anche a 100 miliardi di euro per le banche spagnole consentira' di evitare anche gli scenari peggiori. Tuttavia, ora che l'attenzione si e' spostata sull'Italia, e' meglio non sottovalutare i rischi.
Da ieri la paura di un effetto contagio sta crescendo e i mercati temono che l'Italia potrebbe essere la prossima pedina del domino. Cosi' si spiega il sell off subito dai bond e dall'azionario italiano lunedi', con l'euforia iniziale per il salvataggio delle banche spagnole concordato nel weekend che si e' spenta in fretta.