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  • LOTTA AL CANCRO: IL MONOSSIDO DI AZOTO E' UNA SORPRESA ?

    giovedì 14 giugno 2012

    DI LINO ROSSI
    comedonchisciiotte.org

    Sorpresa e speranza. Questi sono stati gli effetti che ha sortito la notizia della guarigione o comunque del netto miglioramento di un cane affetto da un tumore (1).

    Per chi cerca di informarsi con un po’ di assiduità a proposito dei temi della salute, la notizia non è sorprendente.

    "Già nel 1992 la rivista scientifica Science battezzò l’NO molecola dell’anno” (2).

    Il premio Nobel per la medicina del 1998 è stato assegnato a dei ricercatori che avevano scoperto l’essenziale funzione di questo gas; “Il monossido di azoto, noto per essere un pericoloso inquinante derivato dagli scarichi delle macchine, è in realtà prodotto anche dalle cellule degli animali superiori, le quali se ne servono per comunicare fra loro. Questa in sintesi l'importantissima scoperta che è stata premiata quest'anno con il Nobel per la medicina, assegnato a Robert F. Furchgott della State University a New York, Luiss J. Ignarro, della University of California a Los Angeles e Ferid Murad, della Texas Medical School a Houston.” (3)



    Ai lettori di questo sito è stato più volte sottoposto un libro “medico”, abbastanza pesante ma leggibile, che affronta in dettaglio proprio il tema del monossido di azoto (4). L’intero secondo capitolo, una scoperta sensazionale, è dedicato all’NO.

    Con questo farmaco (1) si va a sopperire alle carenze che manifesta l’immunità cellulare, quella che dovrebbe attaccare gli aggressori proprio tramite l’NO.

    La strada è sicuramente giusta. La domanda da porsi è: la lobby delle chemioterapie e delle radioterapie sarà disponibile a rinunciare agli attuali ingentissimi profitti?

    Già dal 1990 si sa che c’è la necessità di un completo cambio di paradigma, documentata da una statistica epidemiologica prolungata del Centro federale tedesco di ricerca oncologica che riporta per i malati di cancro trattati con chemioterapia una sopravvivenza media di 3,5 anni a confronto di una sopravvivenza media dei malati di cancro senza chemioterapia di 12 anni (5).

    Nonostante questo i “professionisti del business del cancro” scorrazzano indisturbati, senza contraddittorio,
    infinitamente ossequiati, soprattutto su RadioRai1, riproponendo all’infinito il loro mantra:
    1) senza rimedi chemioterapici l’attesa di vita sarebbe inferiore (falso);
    2) non sono disponibili alternative (falso); dovrebbero dire che non sono disponibili a verificare l’esistenza di alternative.
    L’unica cosa che non negano è che coi loro intrugli, pesantemente cancerogeni, la completa guarigione è “rara”, ma non è colpa loro se il paziente si ammala di cancro! (per la prima diagnosi non c’è dubbio, ma per la ricaduta? (6)) Non contenti espellono dall’ordine dei medici quei pochi professionisti seri (ippocratici) che curano e guariscono veramente la malattia (7). Le cure “alternative” che funzionano, che sono tante (8), ristabiliscono quell’equilibrio fra l’immunità cellulare e la risposta anticorpale, necessario per la piena salute.

    La cura del cane è una interessantissima scorciatoia, soprattutto per i casi più gravi. Temo però che la lobby del cancro riuscirà anche in questo caso ad occultare la realtà. I medici che ragionano con la loro testa vengono espulsi dall’ordine e non possono più esercitare, mentre chi non è iscritto all’ordine non è titolato a pronunciarsi: in Italia la situazione è blindata a favore della lobby. Non resta che sperare che in qualche altro paese ci sia maggior spazio per la dissidenza dal pensiero unico chemiocratico.
    È vero che se tutti i malati di cancro si guarissero sarebbe un disastro, perché diminuirebbe il PIL, ma è anche vero che si possono trovare metodi più intelligenti per aumentarlo (ma non vanno chiesti alla BCE che non li conosce di sicuro; quelli sanno solo provocare recessione).
    È anche vero che così facendo aumenterebbe ancora di più la popolazione mondiale (9). Ma non mi pare un valido argomento per ammazzare il prossimo, anche perché la Yakuzia è grande 10 volte l’Italia ed è abitata da 1 milione di persone, l’Argentina è grande 9 volte l’Italia ed è abitata da 40 milioni di persone, ecc.. Mi sembra più efficace, per il contenimento delle nascite, la politica dello sviluppo e della responsabilizzazione: l’aumento della cultura nella popolazione ha sempre portato ad una forte riduzione della natalità.

    Lino Rossi
    Fonte: www.comedonchisciotte.org
    29.03.2009

    NOTE

    (1) http://www.corriere.it/salute/09_marzo_26/bazzi_cane_tumore_0ca1a68e-19dd-11de-a7d3-00144f486ba6.shtml
    (2) http://www2.unicatt.it/pls/catnews/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=13512
    (3) http://server11.infn.it/pub/galileo/archivio/mag/981031/4_frame.html
    (4) http://www.macroedizioni.it/libro.php?id_libro=94&body=brani 
La Rivoluzione Silenziosa della Medicina del Cancro e dell'Aids - Nuove conoscenze fondamentali sulle vere cause della malattia e della morte confermano l'efficacia della terapia biologica di compensazione - Set-03 - Heinrich Kremer.
    (5) Ulrich Abel: Die zytostatische Chemotherapie fortgeschrittener epithelialer Tumoren. Hippokrates 1990. ISBN 3-7773-0967-2.
    (6) http://www.snamid.org/Dottor-Web/cancro.htm 
"L'alternativa al cancro - ... Iniziamo a vedere cosa realmente viene fatto a chi OGGI si ammala di cancro. Nella stragrande maggioranza dei casi si usano, dove è possibile, unicamente tre metodi: l'asportazione chirurgica, la chemioterapia e l'irradiazione. Il primo rimedio è del tutto inutile, perché il tumore non è che lo stadio finale e più visibile di una situazione patologica che coinvolge tutto l'organismo. Pertanto, dopo l'asportazione, la recidiva è quasi la regola, in quanto le difese del paziente saranno ulteriormente indebolite dal trauma delle ferite, dall'intossicazione dell'anestesia, dagli antibiotici e dagli altri medicinali. Gli altri due metodi si basano sul fatto che le cellule cancerose sono più deboli di quelle sane, pertanto, sotto l'azione di veleni o di radiazioni ionizzanti, sono le prime a morire. Questa constatazione porta però a una delle pratiche più insensate della storia della medicina: avvelenare ed irradiare il paziente per guarirlo! Anche la persona meno informata, riesce a comprendere che guarigione significa miglioramento della salute. Nessuno pensa che l'inquinamento, gli esperimenti atomici o l'incidente di Chernobyl siano i provvidenziali vantaggi dei nostri tempi per mantenerci sani. Nei fatti, anche con la chemioterapia e l'irradiazione, dopo un iniziale, apparente successo, il malato, con il sistema immunitario massacrato, indebolito nel corpo e nella mente, svilupperà generalmente in breve tempo un nuovo tumore, questa volta ancor più difficile da curare. …".
    (7) http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2009/01/02/NZ_21_SINI.html 
http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2009/01/26/NZ_20_ERVI.html 
http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2009/03/26/NZ_29_SEGN.html 
http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=3344
    (8) http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3085
    (9) http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=15163



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