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  • SPECULAZIONE,ECCO CHI SCOMMETTE SULLA FINE DELL'EURO

    domenica 22 luglio 2012

    STATI UNITI,GIAPPONE E GERMANIA OVVERO TRE TRA LE NAZIONI PIÙ RICCHE DEL MONDO. MA NON HANNO SOLO QUESTO IN COMUNE: I TRE PAESE INFATTI SONO ANCHE QUELLI CHE MAGGIORMENTE SCOMMETTONO SULLA FINE DELL'EURO. E QUELLI CHE MAGGIORMENTE CI SPECULANO SU..E LA CINA?IL COLOSSO ASIATICO SCOMMETTE SULLA MONETA UNICA E STA DISINVESTENDO DAL DOLLARO..


    di Free Italy per www.Free-Italy.Info
    La crisi galoppa e pare oramai inarrestabile,tanto che oramai ci si diverte (ma soprattutto si guadagna) scommettendo sulle sorti della moneta unica. Ovviamente parliamo di scommesse in borsa e quindi di finanza,non certo di boutade tra amici. Più che altro di speculatori,responsabili della crisi, che ora hanno anche la faccia tosta di divertirsi scommettendo su quando imploderà l'euro. Personalmente in base al materiale raccolto negli ultimi anni, credo che tutta questa pubblicità alla caduta dell'euro sia solo una scusa per rafforzare i poteri speciali dei governi nazionali dove l'Unione Europea ha piazzato uomini di fiducia dei banchieri e portarci agli Stati Uniti d'Europa premessa della Banca Mondiale, benedetta persino dal papa, e al Nuovo Ordine Mondiale, chiamato a gran voce sempre da Benedetto XVI..Sappiamo che l'Onu ha già pronta la Moneta Unica Mondiale da un paio d'anni, che se è stata prodotta e coniata un perchè ci sarà..Ma sappiamo anche che c'è una guerra spietata al denaro contante, con l'obiettivo, piuttosto scontato, di imporci una moneta elettronica. Ma a quale fine?Semplice: via la moneta,non ci chiederemo più di chi è di proprietà e chi l'ha prodotta,figurarsi parlare di signoraggio e moneta debito.Niente moneta,niente truffa: capito?
    E comunque se proprio vogliamo dirla tutta,c'è una moneta che sta peggio della nostra e si chiama dollaro. Solo pochi giorni fa vi raccontavo di un sistema economico statunitense al collasso,con numeri da brividi. Nell'articolo dell'ottimo Curzio Bettio, venivano citati dati spaventosi. Vediamone alcuni tanto per ricordarci come stanno messi (malissimo) quelli che speculano sulla nostra pelle:
    1. L’annuale deficit di bilancio degli Stati Uniti (sull’intorno dei 2.000 miliardi di dollari per anno) va ad aggiungersi al debito accumulato di 15.000 miliardi di dollari, senza alcuna prospettiva di declino. Il sistema finanziario è collassato e richiede continui salvataggi
    2. Il sistema economico è in totale rovina, e non è stato più in grado di creare posti di lavoro altamente remunerativi, ma nemmeno eventuali posti di lavoro.
    3. Nonostante anni di crescita della popolazione, l’occupazione registrata sui libri paga a partire dalla metà del 2012 è la stessa che nel 2005 e decisamente al di sotto di quella del 2008.
    4. La Fed ha dichiarato che avrebbe acquisto 400 miliardi dollari di obbligazioni del Tesoro a 30 anni. Spingere i tassi di interesse verso il basso, significa guidare le quotazioni dei fondi verso l’alto. Con Buoni del Tesoro a cinque anni che pagano solo sette decimi di punto percentuale, e con Buoni del Tesoro a dieci anni che pagano solo l’1,6%, percentuale inferiore anche al tasso ufficiale di inflazione, gli Usamericani alla disperata ricerca di rendimenti si orientano verso obbligazioni a 30 anni, che attualmente pagano il 2,7%.
    400 miliardi in obbligazioni,avete capito? Eppure della crisi del dollaro non parla nessuno e sono ben pochi quelli che ricordano la volontà dei paesi emergenti di sganciarsi dal dollaro, che ha perso da tempo la fascia di moneta del mondo. Tant'è che la Cina (mica uno qualunque) ha deciso non solo di disinvestire nel dollaro ma sta scommettendo sull'euro.
    "Da agosto 2011, quando Standard & Poor’s ha declassato il rating sovrano degli Stati Uniti, la Cina ha accelerato il suo disinvestimento dal dollaro aumentando al contempo la sua esposizione sull’euro, portando la quota delle sue riserve detenute nella moneta comune europea dal 27% circa della scorsa estate a circa un terzo agli inizi di quest’anno. Questo, secondo fonti del Tesoro americano (confermate dal governo cinese) e pubblicate sulla stampa specializzata - incluso il Financial Times e il Wall Street Journal - a fine marzo 2012." [1]
    La Cina che investe nell'euro può  non piacere a qualcuno?O meglio può far paura a qualcuno?
    Sembrerebbe proprio di si se pensiamo che Germania,Giappone e Germania sono le nazioni che scommettono maggiormente sulla fine dell'euro,speculandoci sopra ovviamente.Due nazioni vicine storicamente all'Europa e la colonna portante dell'Eurogruppo sono quelle che maggiormente speculano sulla moneta unita. E un coro si alza all'unisono: "restare lontani dalla zona euro,punto e basta." [2]

    "Kyle Bass, fondatore dell'hedge fund Hayman Capital, è tranchant: Non c'è niente che possa salvare l'Eurozona. Secondo Bass la confusione politica in un mix letale con l'implosione economica rende impossibile fare previsioni e quindi investire." [3]

    Persino i fondi pensionistici statunitensi si stanno disimpegnando dall'euro. Dapprima hanno deciso di rifugiarsi nei debiti sovrani delle nazioni più virtuose (Germania, Olanda, Finlandia, Austria), ma ora che anche queste nazioni sono in crisi, pare che abbandoneranno del tutto la zona euro.E non sono gli unici. Infatti secondo Ubs, negli ultimi due anni tantissimi investitori giapponesi hanno dapprima deciso di investire nei debiti dei paesi più sicuri,abbandonando quelli in forte crisi, per poi ricredersi e decidere di abbandonare definitivamente l'area euro.
    E la Germania? Dovrebbe rappresentare la nostra guida e dovrebbe a maggior ragione credere nell'euro. Ma non è così. Gli economisti tedeschi non sono certo stupidi e conoscono meglio di noi le problematiche della moneta unica,quindi lungi da loro da volerne ancora far parte. E allora che si fa? Per prima cosa hanno spedita una letterina alla Merkel firmata da 200 economisti,tanto per ribadire la serietà della presa di posizione, lettera in cui invitano la Merkel a non prestare un euro alle banche spagnole. Non solo economisti. Hans-Olaf Henkel, il presidente tedesco degli industriali ai tempi della nascita dell'euro ha lanciato una campagna contro la moneta unica il cui fine è spingere il governo teutonico a rinnegarlo..

    E se lo dicono i tedeschi che l'euro l'hanno voluto e plasmato a loro piacimento qualcosa di strano ci sarà. Ma solo una cosa è certa: la moneta unica è stata progettata per portarci via tutto. E pare che stia dando davvero i suoi bei frutti..


    di Free Italy per www.Free-Italy.Info


    Note


    1. Affari Internazionali, 27/06/2012
    2. Robert Koenigsberger,Libero Quotidiano


     
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