Non basta l'emergenza nazionale, la Casta alza gli scudi sulla manovra. Deputati-avvocati PdL: "se passa liberalizzazione professioni, facciamo cadere Tremonti" fiducia sulle liberalizzazioni
La Casta si salva sempre. L'abolizione degli ordini professionali, proposto da Tremonti nella manovra fiscale, non passa: 44 parlamentari-avvocati del Pdl hanno minacciato di votare contro la fiducia in caso di sorprese. Anche i doppi incarichi, da tagliare per risanare i conti, spariscono dal testo. Chi pagherà il debito italiano? Malati, pensionati, consumatori.
Non toccate (l'avvocato di) Caino. Tremonti non fa in tempo ad annunciare la liberalizzazioni delle professioni, che subito i parlamentari avvocati sguainano le spade. "Fino a quando non verrà tolta la norma che abolisce gli Ordini professionali - tuona un avvocato del Pdl - noi non voteremo la Finanziaria, dovesse anche cadere Tremonti".
Dietro di luci si sono altri 44 legali, 13 medici e un notaio: tutti deputati del Popolo della Libertà, tutti seduti sui comodi scranni della Camera. Lo stesso governo dubita, come dimostra il ministro-avvocato La Russa: "Non è materia da decreto, serve un approfondimento ulteriore". E fa marcia indietro, togliendo l'emendamento in serata.
Perché tanta paura? I legali "ufficiali" temono le nuove leve. Se basta la laurea e il praticantato a fare l'avvocato, allora tutti possono farlo, offrendo gli stessi servizi a prezzi più bassi. La concorrenza - per cui l'Europa ci bastona da anni - "smantellerebbe il controllo deontologico e manderebbe allo sbaraglio i giovani", dicono dal Consiglio nazionale forense. Chiaro: ma che tutele hanno oggi i praticanti, lasciati in balia dei favoritismi dei "grandi vecchi"? La gerontocrazia forense non se ne preoccupa.
I tagli di Tremonti finiscono quindi dove non duole alla Casta: sui malati, sui pensionati e sui consumatori. Le pensioni d'oro pagheranno dal 5 al 10% di contributo speciale allo Stato, le medie penalizzate dall'indicizzazione, le minime soffriranno in silenzio l'aumento delle utenze municipali, pronte ad esplodere al rilancio delle privatizzazioni su energia, acqua, servizi.
Torna da subito il ticket da 10 euro sulle ricette mediche e da 25 sui codici bianchi in pronto soccorso. Le nuove accise sulla benzina, introdotte come temporanee, diventano definitive. Le agevolazioni fiscali - indistintamente - vengono tagliate del 20% entro il 2014.
Che resta? I doppi incarichi del Parlamento? Nemmeno quelli. La lobby dei deputati titolari di un Comune, Provincia o Regione ha fatto cancellare in poche ore l'emendamento pensato per eliminare il doppio stipendio.
fonte
http://www.dirittodicritica.com/2011/07/14/manovra-casta-tasse-avvocati-23318/