15 OTTOBRE WORLD REVOLUTION: COME OGNI MOVIMENTO GLOBALE CHE SI RISPETTI,PARE CHE ANCHE QUESTO ABBIA IL SUO GRANDE MANOVRATORE.ALMENO COSI' SEMBREREBBE SULLA BASA DI QUELLO CHE STO PER RACCONTARVI..

di Redazione Free Italy
15 ottobre, il potere organizza una manifestazione contro il potere.Sembrerebbe paradossale ma potrebbe essere così.La gravità dei fatti accaduti sabato,di cui sono stato spettatore vista la mia presenza in piazza non mi ha potuta che far riflettere.Quello di cui voglio parlarvi non ha niente a che vedere coi complotti,con le tesi,nè tantomeno con delle opinioni personali,ma coi fatti.Conoscete il sito http://15october.net/?Mi auguro di si,perchè è quello ufficiale del 15 ottobre.La home è parzialmente traducibile in 18 lingue.Vi sono tutte le info su cosa sia il 15 ottobre,dove si sono tenute le manifestazioni,video,foto ,strikers e quant'altro.Ma la domanda che mi sono posto io è stata: chi ha registrato questo dominio?Ora sapere chi ha registrato un dominio è semplicissimo!Basta andare in questo sito e si vede chi lo ha registrato,sempre che ciò non sia oscurato per ragioni di privacy.Ebbene l'ho fatto,sono andato su whois.net e ne è uscito questo (vedi screenshot)
Questo il risultato della mia ricerca:
Registrant:
Paulina Arcos
866 United Nations Plaza
Suite 516
New York, New York 10017 United States
Domain Name: 15OCTOBER.NET
Created on: 12-Jul-11
Expires on: 12-Jul-12
Last Updated on: 21-Sep-11
Administrative Contact:
Arcos, Paulina
866 United Nations Plaza
Suite 516
New York, New York 10017
United States
Technical Contact:
Arcos, Paulina
866 United Nations Plaza
Suite 516
New York, New York 10017
United States
La registrazione è stata fatta il 12 luglio.
Riassumendo:chi ha registrato il sito www.15october.net vera e propria centrale operativa delle manifestazioni del 15 ottobre?Si chiama Paulina Arcos,come potete verificare qui.
NB: L'informazione non è più disponibile perchè i gestori del sito hanno deciso di renderla privata.Me l'hanno segnalato in un commento.Ebbene proprio sul sito del 15 ottobre ci danno la loro versione,ma resta il punto fondamentale:
Paulina Arcos,per loro stessa ammissione,è la proprietaria del dominio ed è la madre di uno dei membri del grande gruppo che c'è dietro al sito del 15ottobre (Paulina Arcos, who figures as the owner of the domain, is the name of the mother of this member)Dicono di non essere guidati,parlano dei legami con il Nwo come paranoie,ammettono che hanno usato quella carta di credito senza pensare che avrebbe creato questo putiferio..Il problema è che non smentiscono niente riguardo a chi ha registrato il sito,tale Paulina Arcos..e il problema forse è quello..E allora andiamo ad affrontarlo.
Ok,gli aggiornamenti li ho dati.Quanto si dirà resta quindi confermato,come poi gli screenshot da soli mostravano..ma torniamo al punto fondamentale. Chi è Paulina Arcos ?
La signora Arcos è una storica di arte presso le Nazioni Unite, moglie di Francisco Carrion Mena, un noto diplomatico ecuadoregno,ex ministro degli esteri del paese sudamericano.La notizia delle sue dimissioni è molto recente,infatti è del 13 ottobre di quest'anno.Reggetevi forte,l'ex ministro è infatti il rappresentante permanente dell'Ecuador alle Nazioni Unite,come potete constatare qui e qui.
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Il Segretario General Ban Ki-moon (derecha) riceva la nomina del Sr. Francisco Carrión-Mena come nuovo Rappresentante Permanente dell' Ecuador alle Nazioni Unite. |
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Da sinistra,lo scrittore Enrique Ubieta, l'artista Monica Sarmiento Castillo, la giornalista Patricia Herrera, Paulina Arcos de Carrión, Francisco Carrión Mena, Ecuadorian Ambasciatore alle Nazioni Uniti |
Cerchiamo di ragionarci su.Potreste dirmi: può trattarsi di omonimia o di un nome falso.Anche se si trattasse di omonimia (molto difficile visti gli indizi) l’indirizzo di registrazione sito è lapalissiano e cristallino.
Se ancora non vi convince la cosa,ebbene vi dirò anche questo: il sito è stato registrato direttamente dalla sede delle Nazioni Unite!Come ricordate l'inidirizzo che appare nella registrazione è questo:
866 United Nations Plaza Suite 516 New York, New York 10017 United StatesOk allora che si fa?Semplice!Adiamo su Google Maps e cerchiamo quest'indirizzo.Questo il risultato(vedi screenshot):
Lo vedi?L'indirizzo porta proprio alle Nazioni Uniti!Se questo è un altro caso...
Magari a qualcuno non basterà ancora e allora vado avanti.A conferma di quanto vi sto raccontando,vi ragguaglio su cosa diceva lo scorso 4 Ottobre il signor George Soros, deus ex machina della finanza mondialista,uno degli uomini più ricchi del mondo e uno dei maggiori speculatori: “Capisco il loro sentimento, ad infuocare il clima della protesta è stata la difficile situazione dei piccoli imprenditori, che hanno visto i costi delle carte di credito salire dall’8% al 28% dopo la crisi del 2008. E dato che contavano su tale credito per gestire le loro attività, un sacco di loro sono stati messi fuori mercato“.Occhio vi rammento chi è Soros l'uomo che fece "cadere" la lira in disgrazia.Accade nel 1992:
Soros ebbe l'incarico, da parte dei banchieri anglo-americani, di attuare una serie di speculazioni, efficaci grazie alle informazioni che egli riceveva dall'élite finanziaria. Egli fece attacchi speculativi degli hedge funds per far crollare la lira. A causa di questi attacchi, il 5 novembre del 1993 la lira perse il 30% del suo valore, e anche negli anni successivi subì svalutazioni.Questa solo per dirvene una.Ragioniamo: voi vi fidereste di un movimento contro il sistema guidato a un uomo italiano ricchissimo,che ne so Briatore o Della Valle o Ricucci?Bhe penso proprio di no..Soros guida Occupy Wall Street vi starete chiedendo?Non lo sappiamo.Quello che vi posso dire io è che sicuramente li finanzia:
Reuters ha trovato una connessione finanziaria indiretta tra Soros e Adbusters, un gruppo anti-capitalista canadese che ha dato il via alle manifestazioni con una campagna di marketing virale, citando la Primavera Araba. Soros e i manifestanti, inoltre, condividono un background ideologico. Il miliardario commenta dicendo “posso capire i loro sentimenti“, riferendosi a chi ha preso parte ad Occupy Wall Street. Rush Limbaugh, conservatore, insiste sui presunti finanziamenti.Bello sponsor. Affidabile soprattutto...
La cosa vi inizia a puzzare?Lo spero!E la cosa si fa ancora più inquietante se si pensa che l'uomo più bersagliato in questi giorni,Mario Draghi(oggetto dell'ira di Occupiamo Bnakitalia) ,ha dichiarato alle tv:
I giovani, hanno ragione a prendersela con la finanza come caprio espiatorio. La notizia oggi non è a Parigi, ma a Roma. Siamo arrabbiati noi contro la crisi, figuriamoci loro che hanno venti, trenta anni. Hanno aspettato, aspettano tanto. Per noi non è stato cosìSorprendente: il cappellaio matto ha messo la firma sulla manifestazione!Quel Mario Draghi attivissimo nel 1992,come Soros in quelle vicende che depredarono l'Italia con la scusa delle privatizzazioni:
Fu dato mandato a Mario Draghi, direttore generale del ministero del Tesoro, e al futuro ministro Beniamino Andreatta, di pianificare la privatizzazione dell'industria di stato italiana. A seguito dell'attacco speculativo contro la lira e della sua immediata svalutazione del 30%(da parte di Soros), codesta privatizzazione sarebbe stata fatta a prezzi stracciati, a beneficio della grande finanza internazionale e a discapito degli interessi dello stato italiano e dell'economia nazionale e dell'occupazione. Stranamente, gli stessi partecipanti all'incontro del Britannia avevano già ottenuto l'autorizzazione da parte di uomini di governo come Mario Draghi, di studiare e programmare le privatizzazioni stesse. Qui ci si riferisce per esempio alla Warburg, alla Morgan Stanley, solo per fare due tra gli esempi più noti. L'agenzia stampa EIR (Executive Intelligence Review) ha denunciato pubblicamente questa sordida operazione alla fine del 1992 provocando una serie di interpellanze parlamentari e di discussioni politiche che hanno avuto il merito di mettere in discussione l'intero procedimento, alquanto singolare, di privatizzazione.Insomma Soros e Draghi: due destini così diversi che si incrociano di nuovo.E forse pechè tanto diversi non erano..Finisce qui?Ma niente affato!Proseguiamo..
I LEGAMI TRA IL MOVIMENTO 15 OTTOBRE E ROCKEFELLER: MARTIN VARSAVSKY E LA FONDAZIONE ROCKEFELLER
Ci sono dei legami tra il movimento 15-M e la famiglia Rockefeller?La risposta è si!E' che cos'è che li lega?O meglio..chi?Il suo nome è Martin Varsavsky: è lui l'anello che lega i Rockefeller al movimento del 15 ottobre.Si tratta di un imprenditore operante nel settore delle telecomunicazioni.Nato a Buenos Aires nel 1960,ha la doppia cittadinanza spagnola e statunitense.
Ma in che modo questo multimilionario argentino,di origine ebrea e formatosi accademicamente nelle università più prestigiose degli USA,è legato al movimento 15-M?
Ce lo spiegano direttamente dal suo blog.In questo post,datato 24 maggio 2011,è lui stesso che racconta di aver regalato agli acampados spagnoli la connessione wifi.D'altronde è il suo pane quotidiano,visto che la sua compagnia,la Fon, produce router.A scrivere il post è,tra l'altro,Lorena membro della stessa compagnia.E' lei che ci racconta come da Tenerife a Barcellona tutti gli indignados volessero una maggiora copertura wifi.E allora il filantropico Varsavsky che fa?Ordina di installare i router in tutti i maggiori accampamenti.
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IL ROUTER FON REGALATO AGLI INDIGNADOS SPAGNOLI |
Una cosa che è stata molto apprezzata dagli acampados spagnoli,che esprimono in questo blog il loro apprezzamento per l'appoggio dell'imprenditore.
Fin qui nulla di strano.
C'è da chiedersi cosa avrà spinto Martin Varsavsky ad un atto così generoso.
Il perchè ve lo spiego subito.Per capire e poter spiegare il nobile gesto del filantropo degli indignados,bisogna capire e sapere chi è Martin Varsavsky.Ma soprattutto bisogna conoscere i suoi vincoli con la potente famiglia Rockefeller e gli interessi che quest'ultimi potrebbero avere nell’estensione di un movimento come quello del 15-M.
L’appoggio di Varsavsky al 15-M non si è certo limitato al sostegno informatico.Quello è stato soltanto l'inizio.Il vero appoggio al movimento l'ha dato a livello mediatico, sia locale che internazionale, pubblicando articoli in inglese in vari dei più prestigiosi giornali mondiali nei quali non pone freno agli elogi per esprimere la sua ammirazione verso gli “Indignados”.
E' il 25 maggio 2011 quando su "Huff Post" esce quest'articolo dal titolo: "Spanish Revolution" of 2011 Explained.La rivoluzione spagnola spiegata direttamente da Varsavsky.
Ma perchè ne parla??Ce lo spiega subito,mettendo le mani avanti.Gliel'hanno chiesto i suoi amici che vivono al di fuori della Spagna di parlarne (Friends outside of Spain have been asking me about the ongoing movement that has become known as#spanishrevolution.).E allora giù con gli elogi per i rappresentanti della rivoluzione,nata sul web e formata,tra l'altro, dai migliori blogger(The #spanishrevoution is an internet movement that was started by leading figures on the internet, including top bloggers and internet entrepreneurs).
Insomma una bella pubblicità.Un ufficio stampa di tutto rispetto oserei dire.
Ma c'è un ma.Perchè Varsavsky non è un indignato qualunque.
Stiamo parlando di un uomo che è il fondatore di sette grandi aziende, tra le quali ci sono : ya.com o Jazztel, operanti nel campo delle telecomunicazioni, e Medicorpo Sciences nel campo degli affari farmaceutici.Quest’ultima si dedica allo sviluppo e creazione dei famosi test dell’Aids. Questi test sono stati denunciati in molteplici occasioni, perché non sono mai in grado di riconoscere l’HIV( teorico virus collegato all’AIDS) ma basandosi sulla reazione degli anticorpi di ogni persona che realizza l’analisi, si decide di etichettarla come HIV positivo o no, indipendentemente che sia portatore di alcun virus. Per questo motivo sono molto frequenti i falsi positivi. Nonostante la poca credibilità questi test sono stati molto utili al momento di ottenere futuri consumatori a lunga durata di tossici e costosissimi retro virali come l’AZT.Chi è che ha beneficiato dell'affare montato intorno al'HIV?Ma loro i Rockefeller!E ne stanno benificiando dall’inizio degli anni 80 del secolo scorso, essendo proprietaria e azionista di praticamente tutta l’industria che vi ruota intorno (studi, test, produzione di retro virali….).Ma al di là di questa coincidenza di interessi economici nel macro-negozio dell’AIDS, dove più chiaramente si può vedere il vincolo tra Varsavsky e i Rockefeller, è in varie delle “fondazioni” dove entrambi partecipano, agendo come presidente o membro dell’amministrazione, il primo e come patrocinante, i secondi, e dove si può apprezzare il rapporto di impiegato-datore di lavoro.
I LEGAMI TRA VARSAVSKY E I ROCKEFELLER:LA SAFE DEMOCRACY FUNDATION
Da una parte abbiamo la Safe Democracy Foundation, nella quale già si anticipava una rivoluzione nell’UE tipo quella del 15-M prima che questa apparisse,fondazione della quale Varsavsky è presidente, e la Fondazione Rockefeller abituale collaboratrice.
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Articolo pubblicato a inizio di marzo del 2011, sulla pagina web di safe-democracy foundation (della quale Varsavsky è presidente), dove analizza il bisogno di una rivoluzione nell’UE |
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Link al web della Fondazione Rockefeller, dove si riconosce la donazione di 350.000 dollari alla fondazione Clinton |
Una volta visto che uno dei più importanti sostenitori del 15-M è un uomo strettamente legato ad una delle famiglie più potenti del mondo, vediamo gli interessi che questi potrebbero avere in un movimento, apparentemente contestatario, come il 15-M o quello degli indignati.Durante tutta la sua vita, la famiglia Rockefeller (in alleanza con altri uomini delle grandi finanze come i Rothschild, Morgan, Ford) ha avuto un piano nella mente: il controllo totale delle risorse del pianeta(energia, alimenti e anche umani), e per ottenerlo consideravano come necessaria l’apparizione di un governo mondiale unico, capace di legiferare in modo globale e totalitario,rendendo vulnerabile la sovranità e le aspirazioni dei differenti popoli, in beneficio loro (privatizzazione dei servizi pubblici). In tal senso hanno dato impulso alla creazione di istituzioni come l’ONU, il FMI, o la BM. Un esempio recente è la guerra contro la Libia, approvata e sostenuta dall’ONU, e di cui uno degli obiettivi è quello di mettere a completa disposizione delle multinazionali petrolifere occidentali le risorse energetiche di tale paese.
Per far diventare realtà questo sogno totalitario di centralizzazione assoluta del potere mondiale e ottenere una completa sottomissione dei popoli agli interessi privati di un gruppo di oligarchi, è necessario la disarticolazione dei vecchi Stati-nazione. Con questo obiettivo si sono spinte le chiamate rivoluzioni colorate nello spazio post-sovietico; con quell’obiettivo si sono spinte e si spingono le rivolte degli indignati (ricordiamo le prossime convocazioni a livello mondiale, 19-06 e 15-10-2011, annunciate come #worldrevolution). I diversi Stati-nazione (in maggior e minor grado) sono l’ultimo (o penultimo) ostacolo tra gli interessi dei grandi gruppi finanziari e il controllo totale e assoluto, da parte di questi, delle risorse del pianeta, da qui che desiderano disperatamente la loro sparizione.
Con tutto questo non voglio dire che i vecchi Stato-nazione supponevano qualche tipo di beneficio per il genere umano, dato che non erano altro che un metodo per sottomettere l’immensa maggioranza della società agli interessi di una minoranza dominante; in altre parole, si trattava di un primo passo previo e necessario per mettere le radici dell’attuale sistema schiavista. Quello che voglio dire è che con questa nuova centralizzazione totalitaria del potere, camuffata sotto una falsa apparenza di dare risposta ad una serie di domande popolari (sotto le quali si nascondo perversi messaggi subliminali: “non vogliamo abolire l’attuale sistema di schiavitù stipendiata, vogliamo solo migliorare le nostre condizioni di schiavi” o “il pubblico non funziona quindi c’è bisogno di un cambiamento”) realizzate da un movimento più mediatico che reale (15-M, indignati) si pretende di dare un giro di vite più alla condizione di sfruttati (schiavi stipendiati) che patisce l’immensa maggioranza del genere umano.
Cioè, l’oligarchia mondiale, il cui esponente è il clan Rockefeller (in alleanza con altri clan come i Rothschild, Morgan o Ford) cerca di rafforzare le nostre catene, concentrando ancora di più i centri del potere (governo mondiale) per rendere più vulnerabile la sovranità popolare, a favore degli interessi privati. Qualcosa che si pretende di presentare come una risposta alle richieste popolari, dato che in un altro modo non sarebbe accettato dalla maggior parte della popolazione. Da qui l’interesse di promuovere movimenti mediatici e spettacolari, apparentemente popolari, usando i loro più fedeli cortigiani (Enrico Dans, Punset, Mayor Zarazoga, o lo stesso Martin Varsavsky) che sotto l’apparenza di chiedere migliorie sociali, solo cercano la distruzione dell’ordine attuale e l’implementazione di uno nuovo, più favorevole agli interessi degli oligarca.
Una volta ottenute le riforme desiderate, e passato un tempo di governance mondiale totalitaria, probabilmente, il seguente passo sarà la distruzione di questo stesso governo mondiale, con lo scopo di eliminare tutto quello che potrebbe implicare un minimo ostacolo tra schiavisti e schiavi. Il fine perseguito è di lasciare la specie umana totalmente alla mercè dei capricci di un pugno di autentici psicopatici.
Benvenuti alla Rockefeller Revolution! Prossimamente ritrasmessa nei vostri schermi.
Se vuoi sapere un po’ meglio verso dove punteranno prossimamente vi raccomando la lettura tra le linee dell’articolo dove Rockefeller Boy Varsavasky davano il loro sostegno al 15-M . Le loro ricette, come non poteva essere altrimenti, sono: centralizzazione del potere, competitività e sparizione del settore pubblico.
Redazione Free Italy