• Medicina
  • Internet
  • Video
  • TECNOLOGIA RFID:INCHIESTA SULLA SUA DIFFUSIONE IN ITALIA(1°Parte)

    lunedì 19 marzo 2012

    OGGI CARI LETTORI DI FREE-ITALY.INFO PUBBLICHIAMO UN'INCHIESTA DI NOSTRA PRODUZIONE DOVE CERCHIAMO DI FARE IL PUNTO SULLA DIFFUSIONE DELLA TECNOLOGIA RFID NEL NOSTRO PAESE.NE VEDERETE DELLE BELLE:LA TECNOLOGIA RFID E' ORAMAI OVUNQUE E IL MICROCHIP E' SOLO LO SBOCCO PIU' LOGICO NEI PENSIERI DELL'ELITE.
    di Free-Italy.info 
    La tecnologia Rfid è spesso associata al tanto temuto Microchip Rfid,un apparato che nelle intenzioni dell'elite dovrebbe essere installato nel nostro organismo per aiutare la popolazione nelle questioni di natura sanitaria.Dietro ad un così nobile pensiero,purtroppo,si nasconde ben altro ovvero la schedatura di tutta la popolazione mondiale.Fatta questa doverosa premessa andremo ad analizzare ogni aspetto della tecnologia Rfid e tutti i suoi possibili impieghi.Parleremo dei progetti già portati a termine e di quelli che numerose aziende vorrebbero realizzare.Ma andiamo per gradi:iniziamo a capire meglio che cos'è questa tecnologia Rfid.

    CHE COS'E' L'RFI?COME FUNZIONA QUESTA TECNOLOGIA?
     

    "In telecomunicazioni ed elettronica l'RFID (o Radio Frequency IDentification o Identificazione a radio frequenza) è una tecnologia per l'identificazione e/o memorizzazione dati automatica di oggetti, animali o persone (AIDC Automatic Identifying and Data Capture) basata sulla capacità di memorizzazione di dati da parte di particolari dispositivi elettronici (detti tag o transponder) e sulla capacità di questi di rispondere all'"interrogazione" a distanza da parte di appositi apparati fissi o portatili chiamati per semplicità' "lettori" (in realta' sono anche scrittori) a radiofrequenza comunicando (o aggiornando) le informazioni in essi contenute. In un certo senso possono essere quindi assimilabili a sistemi di "lettura e/o scrittura" senza fili con numerosssime applicazioni."

    STORIA E DIFFUSIONE DELLA TECNOLOGIA RFID


    Molti non sanno che la storia della tecnologia RFID è davvero datata.Basti pensare che prende origine addirittura dalla Seconda Guerra Mondiale e si sviluppa con forza negli anni '60 come derivazione a scopi civili del sistema militare a radiofrequenza di Identification friend or foe(IFF),il primo programma di identificazione messo a punto dall'elite.La tecnologia Rfid ha di fatto sostituito questo programma oramai divenuto obsoleto negli anni '90 ha iniziato a diffondersi sempre più in ogni parte del mondo,trovando l'apice della sua diffusione in questi ultimi anni.Questa tecnologia ha sempre incontrato grandi favori in ambito militare.Basta pensare che i "transponder IFF inventati in Gran Bretagna nel 1939, basati su una tecnologia analoga, vennero ampiamente utilizzati dagli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale per identificare gli aerei e capire se si trattava di mezzi amici o nemici."Pensate che quegli stessi "transponder vengono impiegati ancora oggi sui velivoli, sia per scopi militari che commerciali."Già questo vi fa capire come questa tecnologia abbia avuto un impatto rivoluzionario in ambito militare.
    Il sistema IFF non fu certo l'unico antenato dell'Rfid nè fu quello che più si avvicinò a quest'incredibile tecnologia.Infatti "il primo vero predecessore della moderna tecnologia RFID è stato brevettato da Mario Cardullo nel gennaio 1973 (brevetto Usa 3.713.148): si trattava di un transponder radio passivo dotato di memoria. Questo dispositivo pioniere[...]era stato concepito per usi doganali.[...]Il brevetto-base di Cardullo comprende l'uso della radio frequenza, di onde sonore e luminose come mezzo di trasmissione. Il business plan originario, presentato agli investitori nel 1969, prevedeva l'applicazione di questi dispositivi nei seguenti settori: trasporti (identificazione delle vetture, sistemi doganali automatici, targhe elettroniche, segnali elettronici, instradamento del traffico, monitoraggio delle prestazioni dei veicoli), bancario (libretti degli assegni elettronici, carte di credito elettroniche), sicurezza (identificazione del personale, cancelli automatici, sorveglianza) e sanità (identificazione, storia clinica dei pazienti).
    Nel 1973 Steven Depp, Alfred Koelle e Robert Freyman organizzarono una storica dimostrazione del funzionamento dei tag RFID a potenza riflessa (backscattering modulato), sia di tipo passivo che attivo, presso il Los Alamos Scientific Laboratory. Questo sistema portatile funzionava con una frequenza di 915 MHz e impiegava tag a12 bit. Questa tecnica è impiegata ancora oggi sulla maggior parte dei tag UHF (Ultra High Frequency) e RFID a microonde. Il primo brevetto in cui figura la sigla RFID è stato depositato da Charles Walton nel 1983, brevetto USA 4.384.288, ma in realtà la tecnologia è stata depositata nell’agosto del 1973 con il brevetto USA 3.752.960, da allora se sono stati registrati altri quasi 4000(2011).
    La procedura di riconoscimento automatico (Auto ID) si è successivamente sviluppata in altri settori: industriale, automobilistico, medico, e-Government (vedi passaporti, carte d'identità, ecc.), commercio (moneta elettronica come biglietti per i trasporti, ecc.). Altri esempi sono: da quello di acquisto e distribuzione di servizi logistici a quello industriale, manifatturiero, metalmeccanico, domotico, ecc.
    La tecnologia RFID è considerata per la sua potenzialità di applicazione una tecnologia general purpose (come l'elettricità, la ruota, etc) e presenta un elevato livello di pervasività, ovvero una volta trovata una applicazione in un punto della filiera, l'applicazione ed i benefici si propagano velocemente a monte e a valle della stessa.
    Con gli RFID, grazie allo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e di Internet è possibile creare una rete di oggetti e l'adozione a vasta scala in svariate applicazioni prevista nei prossimi decenni nonché la probabile interconnessione dei dati ottenuti in un'unica grande rete globale ha dato vita all'espressione Internet delle cose."


    IL SITO INTERNET UFFICIALE DELL'RFID ITALIA E LA PAGINA FACEBOOK




    Dopo aver parlato di cosa sia l'Rfid ed avervi raccontato la sua storia andiamo a dirvi quelle cose che nessuno sul web forse vi ha detto.Ebbene inizio col dirvi che in ogni parte del mondo l'Rfid ha una sua pagina ufficiale che dà le ultime notizie su questa tecnologia.Non poteva certo mancare nel nostro paese.Sul sito Rfiditalia.eu troviamo una raccolta di notizie sull'Rfid: una vera e propria rassegna stampa sul tema..Nella homepage campeggia un bel sondaggio che fa capire ai meno esperti come sia diffusa questa tecnologia nella vita quotidiana.Si chiede infatti al lettore in che occasione abbia usato la tecnologia Rfid,citando numerose variabili: pubblica amministrazione,azienda,carte di credito,chip di cani/gatti,carte di credito..Insomma anche il lettore meno esperto leggendo il sondaggio si rende conto di aver già utilizzato senza saperlo la tecnologia Rfid e se non l'avesse già fatto prima o poi la userà.La tecnologia è così radicata in ogni aspetto della nostra vita che è impossibile scamparvi.Se sei un teenager e pensi di non aver mai usato la tecnologia Rfid(perchè non hai mai avuti contatti con P.A,aziende,carte di credito etc) mi spiace dirti che da poco tempo Facebook ha introdotto il Tag Rfid nei nostri profili..Infatti quando pubblicate qualcosa potete osservare che appare una scritta "pubblicato nelle vicinanze di" Roma/Milano/Madrid etc.Insomma attraverso il Taf Rfid il server di Facebook è in grado di sapere da dove stai digitando..E se hai impostato l'accesso sicuro su facebook e qualcuno ha cercato di fare l'accesso al tuo account Facebook ti avviserà e ti dirà anche l'indirizzo Ip della persona che ha tentato di accedere abusivamente al tuo account..Facebook dunque sta sperimentando il sistema di controllo e un giorno potrebbe permettere solo a chi ha il chip di accedere a quelle applicazioni tanto amate dai suoi utenti..


    Nel frattempo su Facebook è nata anche una pagina Facebook sulla Tecnologia Rfid che esalta l'incredibile utilità della tecnologia.Qui il link della pagina facebook incriminata.Gli stessi amministratori qualche mese fa,hanno annunciato l'apertura di una nuova pagina Facebook TheBizLoft(link qui) e del loro sito TheBizLoft.Com.Ma di siti e di pagine Facebook che pubblicizzano l'Rfid ve ne sono tante e di tutti i generi.Tra i tanti vi segnalo questo sito Rfid Soluzioni ed applicazioni che spiega nel dettaglio in quali ambiti è utilizzata la tecnologia e in che modo va a favorire questo o quel settore.Allora andiamo a vedere quali sono nel dettaglio.


    RFID:USI ED IMPIEGHI DELLA TECNOLOGIA IN AMBITO SANITARIO
    Tra i vari ambiti descritti il principale non può che essere quello sanitario.Nel sito Rfid Soluzioni ed applicazioni si elencano due casi specifici:
    1. Gestione delle somministrazioni: Grazie alla tecnologia Rfid, i reparti ospedalieri possono ordinare con estrema precisione le esatte tipologie e quantità di farmaci da somministrare quotidianamente ad ogni singolo paziente in confezione monodose. Il magazzino ospedaliero informatizzato, che utilizza la tecnologia Rfid per la gestione delle somministrazioni, è organizzato in tal modo: in contenitori plastici, dorati di un tag identificativo, sono posizionati i farmaci. Nel tag sono registrate tutte le informazioni utili alle successive operazioni per la tracciabilità ed il controllo dei vari processi; è il tag che guida la gestione dei contenitori. Successivamente, sulla base delle prescrizioni, vengono assemblate le varie bustine monodose relative al paziente. Prima di essere somministrato, il farmaco, subisce un’ulteriore controllo incrociato: i codici a barre sulle bustine vengono confrontati con il codice a barre o il tag RFID che identifica il paziente, consentendo la somministrazione della medicina corretta, all’ora stabilita, al paziente giusto. Ricordiamo, infatti, che la tecnologia Rfid consente di immagazzinare una serie enorme di dati che possono essere in seguito interrogati ed aggiornati.
    2. Anticontraffazione:Come per ogni settore commerciale, anche il settore farmaceutico si scontra ogni giorno con delle difficoltà gestionali legate al rifornimento di medicinali, difficoltà nel contenere le spese, decentramento delle scorte, gestione delle somministrazioni. La tecnologia Rfid, risponde adeguatamente alla maggiore esigenza di sicurezza sentita in ambito ospedaliero, con una netta eliminazione dell’errore umano ed un immediato impatto sulla velocizzazione delle azioni. Il sistema utilizzato per la tracciabilità dei farmaci è molto semplice, ma al tempo stesso rigoroso: all’origine, a partire dalla fabbrica di produzione, le etichette in radio frequenza sono posizionate su tutte le confezione di medicinali; questo consente la tracciabilità dei farmaci (in ottemperanza alle nuove normative di regolamentazione in Europa) e, grazie all’univocità del codice identificativo del transponder, il riscontro anticontraffattivo del medicinale stesso. Questo risolve di base il primo problema della messa in commercio di farmaci contraffatti e di dubbia provenienza, dall’altro, permette la tracciabilità del farmaco, l’immediato controllo delle scorte di magazzino e la reperibilità tempestiva all’occorrenza.

    RFID:USI ED IMPIEGHI DELLA TECNOLOGIA IN AMBITO ALIMENTARE


    Uno degli ambiti dove la tecnologia Rfid ha maggiori usi ed impieghi è sicuramente quello alimentare.Andiamo a vedere quali sono nel dettaglio:
    1. Identificazione e controllo degli allevamenti:Il controllo e l’identificazione del bestiame all’interno degli allevamenti rappresenta uno degli aspetti più complicati, onerosi ed impegnativi del settore agroalimentare. L’applicazione della tecnologia Rfid attraverso l’inserimento dei tag nel corpo degli animali da macello, consente di identificare l’intera filiera, dall’allevamento fino alla macellazione, in quanto l’animale porta con sé il bagaglio di informazioni utili, come una carta di identità interna; una carta d’identità capace di snellire il difficile passaggio del flusso di informazioni dal produttore al consumatore. Da una parte il controllo degli allevamenti degli animali da macello, dall’altra il controllo e monitoraggio dei capi del bestiame dedicato alla produzione del latte. Se nel primo caso il controllo è sinonimo di garanzia di provenienza e certificazione della qualità del prodotto macellato, nel secondo caso, oltre a garantire la certificazione del prodotto finito, ha la funzione di monitorare la salute dell’animale durante le fasi di produzione del latte. Attraverso l’Rfid, l’animale è dotato di un tag identificativo che segue tutto il suo percorso dalla stalla, al pascolo alla mungitura. Questo consente di monitorare soprattutto l’entrata e l’uscita del singolo esemplare dalla sala, a stimare i tempi di produzione e a separarlo dagli altri in caso di malattia. I tag attivi offrono una serie di informazioni sensibili anche relative all’attività motoria dell’animale. In caso di comportamenti anomali, la segnalazione consente di verificare lo stato di salute, di allontanarlo dalla mandria in caso di malattia e di controllare le fasi di accoppiamento. Identificare l’animale consente di definire in anticipo anche le fasi della sua collocazione durante la produzione, ottimizzando l’impiego delle risorse umane. Anche le fasi successive di mungitura e pesatura del latte, sono in gran parte degli allevamenti, ormai automatizzate e l’applicazione della tecnologia a radiofrequenza è riuscita negli anni a conferire maggiore sicurezza, controllo e snellimento delle attività. Dal punto di vista sanitario, i tag Rfid hanno consentito una maggiore e attenta valutazione dei rischi di epidemie negli allevamenti, con conseguente isolamento tempestivo dei capi infetti, nonché un maggior controllo e una tempistica efficiente nella cura dei malesseri. Nel campo della sicurezza alimentare, il controllo di tutte le fasi della produzione sia dei prodotti da latte che di quelli da macello, assicura la garanzia di una produzione controllata e protetta sotto il profilo sanitario.
    2. Taggatura delle coltivazioni:L’utilizzo della tecnologia RFID nel settore agricolo ha fortemente condizionato il modo di approcciarsi alle coltivazioni. L’identificazione in agricoltura si basava solo su supporti in plastica o addirittura in carta. L’inevitabilità della perdita di informazioni, dovuta al danneggiamento dello stesso supporto, ha spostato l’attenzione dei coltivatori e delle associazioni di categoria, verso la tecnologia Rfid più affidabile dal punto di vista fisico. La resistenza del tag agli stress provenienti dall’ambiente circostante, ha evidenziato la superiorità dell’Rfid rispetto agli altri dispositivi. I tag RFID a differenza del classico codice a barre contengono una serie di informazioni sulle singole coltivazioni, sullo stato di salute della pianta, sugli innesti e consentono di mantenere queste informazioni nel lungo periodo. A differenza dei supporti barcode, i tag RFID, come più volte sottolineato, resistono a condizioni climatiche sfavorevoli e possono essere posizionati addirittura nel terreno, nel midollo della pianta, consentendo addirittura la mappatura in georeferenza tramite Gps dei terreni e delle coltivazioni. Chi legge il tag Rfid, conosce i dettagli relativi alla pianta, dalla nascita, alla sua “stagionalità”, al possibile impiego, ma soprattutto eventuali pratiche da eseguire per l’ottimo mantenimento della stessa, i ciclici controlli e le operazioni di routine. Ogni microchip è collegato ad una scheda tecnica della pianta visibile on line, questo consente un ottimo risultato dal punto di vista logistico sia nelle serre che nelle coltivazioni classiche, consentendo il monitoraggio in entrata e in uscita dei singoli esemplari. In molte coltivazioni è stato addirittura possibile georeferenziare i terreni per ottenere informazioni e monitorare l’intero appezzamento. Le informazioni ottenute vengono poi archiviate e conservate per tutti i successivi adempimenti. Anche la tracciatura delle macchine da lavoro ha consentito di estrapolare in tempo reale dati che riguardano lo stato dei lavori, eventuali problematiche, il posizionamento di ogni singola macchina. Tracciabilità di altissimo livello con risultati di sicurezza, qualità e controllo fino ad oggi inimmaginabili.
    3. Etichettatura vini
    4. La filiera del Fresco:La tracciabilità della filiera rappresenta uno dei punti di forza della tecnologia Rfid che, da anni, rappresenta lo strumento di identificazione prescelto in diversi settori e, come già detto, anche e soprattutto in quello agroalimentare anche per ragioni legate alla sicurezza alimentare. Di particolare interesse sono le sperimentazioni che riguardano l’applicazione delle tecnologia a radiofrequenza nell’ambito della filiera del fresco/freddo ed in particolare nel campo dei surgelati. Come noto, durante il trasporto dalla produzione alla grande distribuzione, i prodotti saranno prelevati e scaricati più e più volte. I camion adibiti al trasporto sono dotati spesso di un’unica cella frigo che è sottoposta a continue aperture e chiusure, tant’è che i prodotti al suo interno collocati, subiscono continui sbalzi termici. Le associazioni dei consumatori, da anni, si battono per il controllo dei prodotti definiti “della filiera del fresco” in quanto i continui sbalzi termici provocano alterazioni anche considerevoli sia per ciò che riguarda la sicurezza alimentare (alcuni prodotti che subiscono alterazioni termiche diventano addirittura pericolosi per la salute) sia in relazione alle caratteristiche organolettiche del prodotto. Le sperimentazioni in questo campo sono molteplici, ma ancora l’alto impatto, in termini economici, della tecnologia, frena un suo sviluppo ed una sua diffusione capillare. Le complicazioni maggiori derivano dall’ambiente particolarmente ostile sottoposto a variazioni termiche considerevoli, condensa, umidità, sbalzi di temperatura e condizioni estreme. Alcuni tag hanno al loro interno un sensore di temperatura capace di rilevare la temperatura dell’ambiente circostante per confrontarla con quella all’interno della confezione e quella che dovrebbe essere la temperatura ideale per la conservazione. Queste sperimentazioni hanno evidenziato che la “catena del freddo” subisce numerose rotture e alterazioni soprattutto, come si diceva, nelle fasi di carico e scarico merci. Molte grandi multinazionali che operano nel settore degli alimenti surgelati, si avviano verso tali applicazioni per garantire un ottimo prodotto ai propri clienti. Altra frontiera è quella del barcode reattivo, che, riesce addirittura ad intercettare il livello di freschezza dell’alimento su cui viene apposto, scomparendo progressivamente man mano che questo deperisce. Questo tipo di supporto è soprattutto utile per definire quante e quali fasi del trasporto ne hanno causato la deperibilità e se il prodotto è ancora definito sicuro secondo gli standard stabiliti, in modo semplice, sicuro ed immediato.
    5. Identificazione durante gli stadi di lavorazione: Come per ogni altro prodotto anche e soprattutto per quelli alimentari, è necessario seguire le fasi di lavorazione dalla materia prima al semilavorato per giungere al prodotto finale. Questi passaggi diventano molto più delicati ed importanti se si pensa ai rischi di deterioramento cui sono sottoposte le derrate alimentari. Oggi molti grandi stabilimenti che si occupano del rifornimento delle grandi distribuzioni, hanno adottato la tecnologia RFID per seguire in modo attento e scrupoloso le fasi di lavorazione. Basti pensare al controllo delle temperature, del tasso di umidità, del controllo ed eliminazione delle possibili cause di alterazione, per comprendere quanto sia importante che ogni singolo componente della fase di lavorazione sia monitorato e salvaguardato in ogni momento. La tecnologia Rfid in questo caso rappresenta il supporto ideale per seguire l’intero iter di lavorazione. Ai singoli pallet di prodotti viene applicato un tag contenente le informazioni utili relative al prodotto (provenienza, tipologia, caratteristiche ed impiego); i prodotti così catalogati entrano nello stabilimento e secondo un percorso prestabilito verranno collocati nei reparti in cui saranno impiegati. Molti prodotti sono anche monitorati dal punto di vista della temperatura interna, per evitare che un singolo prodotto alterato, alteri l’intera produzione. Queste delicate fasi, affidate al monitoraggio costante attraverso la tecnologia a radiofrequenza, possono essere così controllate da remoto, con risparmi notevoli in termini di risorse umane e tempi tecnici e soprattutto garantiscono la sicurezza e l’adeguata tempistica in circostanze eccezionali. Le caratteristiche di inalterabilità dei tag a differenza delle etichette barcode, rendono consigliabile l’uso dell’RFID a scapito del barcode, più facilmente adulterabile e non adatto a situazioni di stress termici.
    6. Lavorazione prodotti stagionati: La stagionatura dei prodotti prevede una serie di fasi che devono essere monitorate e curate tenendo conto di una molteplicità di variabili ambientali che potrebbero comprometterne la riuscita con conseguente deterioramento dell’alimento. Queste fasi sono affidate principalmente all’esperienza delle risorse umane impiegate, ma gran parte del lavoro di controllo quotidiano può essere automatizzato ed affidato alla tecnologia. Il controllo della temperatura, del tasso di umidità, le fasi preparatorie di salatura e di “spazzolatura” possono essere monitorate in modo costante e anche più preciso dotando i singoli prodotti di Tag RFID. Le temperature e gli stress termici non intaccano la lettura del dispositivo, le informazioni contenute in un singolo tag consentono di verificare tutte le fasi del prodotto, di monitorare e programmare le fasi successive, di aggiornare automaticamente il magazzino al momento della vendita del prodotto, di decidere anteriormente la durata della stagionatura e le modalità di espletamento. Eventi di particolare rilievo per la qualità del prodotto verificatisi durante la fase di stagionatura sono segnalati, automaticamente immagazzinati nella memoria e storia del prodotto, accompagnandolo fino alla consegna alla grande distribuzione. Il lavoro dapprima affidato essenzialmente alla capacità e alle competenze umane, risulta semplificato attraverso l’utilizzo della tecnologia RFID. Operazioni di routine che richiedevano lunghi tempi di annotazione delle anomalie a livello manuale e successivamente il passaggio delle stesse su supporto informatico, grazie alla tecnologia Rfid, sono automatiche e veloci. Qualsiasi alterazione delle condizioni in anticipo stabilite, viene segnalato e annotato, l’intervento delle risorse dedicate avviene solo in un secondo momento e solo per analizzare e risolvere l’imprevisto. Questo avviene durante tutto il ciclo di vita del prodotto in quanto il tag è posizionato nelle primissime fasi della produzione e utilizzabile più e più volte, aggiungendo sempre più informazioni durante le fasi di stagionatura.
    7. Denominazione di Origine Controllata: Da anni le associazioni di categoria e quelle dei consumatori, si battono per la salvaguardia ed il rispetto delle norme che attribuiscono ad un prodotto la classificazione del marchio D.O.P. o D.O.C. che ne attesti la provenienza e la qualità. Le etichette dei prodotti testimoniano in tal modo, attraverso tutta una serie di informazioni, la provenienza, i passaggi intermedi, le materie prime impiegate, ed ottenere il marchio D.O.P. e D.O.C. prevede una serie di requisiti che il prodotto deve vantare. La contraffazione dei marchi e delle etichette, però, vanifica tutti gli sforzi fatti in tal senso, per cui in svariati settori produttivi, da anni, si è optato per la tecnologia Rfid. La difesa del Made in Italy e della qualità dei prodotti rappresenta l’unica arma contro la contraffazione. Tale difesa risulta ancora più importante se si pensa ai danni che può causare un prodotto se non risponda alle normative vigenti. Nel settore agroalimentare questo problema e questa difficoltà sono ancora più sentiti, proprio in virtù delle ripercussioni sulla salute dei consumatori. I tag Rfid, contenendo in modo inequivocabile i dati relativi al prodotto, lo “seguono” attraverso tutte le fasi dalla produzione allo smistamento, alla vendita al cliente finale. I consumatori si sentono maggiormente tutelati vedendo appagate due delle richieste principali: sicurezza di ciò che realmente contiene l’alimento, sicurezza dell’origine controllata, dell’autenticità del prodotto (soprattutto nel caso di prodotti tipici o di valore) e della corrispondenza delle informazioni all’alimento acquistato. Le associazioni di categoria, da anni si battono per la salvaguardia dell’autenticità delle informazioni contenute nelle classiche etichette e dalla corrispondenza con il barcode del prodotto, ma solo la tecnologia Rfid ha messo d’accordo gli esponenti delle categorie in quanto considerato da ambo le parti, l’unico supporto altamente affidabile. La tendenza degli ultimi tempi vede il consumatore parte attiva nell’analisi della qualità dei prodotti acquistati; accade di frequente che le aziende, dotate di sistemi Rfid per etichettare i propri prodotti, consentano ai consumatori di comunicare direttamente tramite web con l’azienda di riferimento. Ogni etichetta RFID ha un proprio codice identificativo che certifica la provenienza e la autenticità del prodotto e non solo, lo stesso codice, comunicato all’azienda produttrice, consente di ricevere in tempo reale tutte le informazioni relative al prodotto. Questa comunicazione può avvenire anche via sms o addirittura con un sistema più evoluto, il consumatore attraverso la fotocamera del proprio cellulare può immagazzinare il codice bidimensionale e connettersi direttamente al sito dedicato per avere accesso a contenuti multimediali, informazioni e curiosità su quel prodotto. Nel caso specifico italiano, moltissimi marchi D.O.P. si sono affidati alla tecnologia Rfid, soprattutto per tutelare le esportazioni all’estero, basti pensare al Parmigiano Reggiano, Prosciutto San Daniele, Chianti, Brunello di Montalcino, l’Olio extravergine di oliva, la cui autenticità è sostenuta da numerosi consorzi agroalimentari italiani che, attraverso la tecnologia Rfid, riescono a garantirne la certificazione di qualità e tutelare il prodotto dalle contraffazioni.
    L'utilizzo della tecnologia Rfid è davvero estesissima.Così tanto che torneremo a parlarne dettagliatamente nella prossima puntata della nostra inchiesta.Perchè se pensate che la tecnologia si fermi solo ai settori base,come sanità,industria e alimentare vi sbagliate di grosso..Nella prossima puntata parleremo della diffusione della Tecnologia nei parchi giochi e delle ricerche sulla tecnologia Rfid nelle università italiane..Ma non solo.Seguiteci e ne saprete di più.E mi raccomando divulgate questo materiale perchè è di vitale importanza far conoscere queste cose alle persone!

    Free Italy

     
    Free Italy © 2011 | Designed by RumahDijual, in collaboration with Online Casino, Uncharted 3 and MW3 Forum