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    LIBIA,ECCO LE 16 COSE CHE LA POPOLAZIONE NON AVRA' PIU'

    lunedì 7 novembre 2011

    Di seguito, ecco sedici dei molti benefici ha portato Gheddafi in Libia, alcune delle cose che il popolo libico non vedrà mai più se lasamahAllah, ci sarà un regime fantoccio “democratico” occidentale installato nel proprio paese:

    1. Non vi era alcun bolletta elettrica in Libia; l’elettricità era gratuita per tutti i cittadini.
    2. Non vi era alcun interesse sui prestiti, le banche in Libia erano di proprietà dello Stato, con i prestiti concessi a tutti i suoi cittadini a zero per cento di interesse dalla legge.
    3. Avere una casa era considerato un diritto umano in Libia.
    4. Tutti i novelli sposi in Libia ricevevano 60 mila dinari (US $ 50.000) da parte del governo per acquistare il loro primo appartamento per così contribuire ad avere una famiglia.
    5. Istruzione e cure mediche erano gratuite in Libia. Prima di Gheddafi solo il 25 per cento dei libici erano alfabetizzati. Oggi, la cifra è all’83 per cento.
    6. Per intraprendere la carriera agricola, avrebbero ricevuto gratis terreni agricoli, una casa agricola, attrezzature, sementi e bestiame per avviare le loro fattorie.
    7. Se i libici non riuscivano a trovare il sistema scolastico o medico di cui avevano bisogno, ricevevano fondi del governo per andare all'estero, non solo, ottenevano 2.300 US $ al mese per indennità di alloggio e auto.
    8. Se un libico comprava una macchina, il governo sovvenziona il 50 per cento del prezzo.
    9. Il prezzo del petrolio in Libia era di 0,14 $ per litro.
    10. La Libia non ha debito estero e le sue riserve pari a $ 150 miliardi sono ora congelate a livello globale.
    11. Se un libico non era in grado di ottenere l'occupazione dopo la laurea lo stato avrebbe pagato lo stipendio medio della professione, come se lui o lei fosse impiegato, fino a quando l'occupazione non veniva trovata.
    12. Una parte di ogni vendita del petrolio libico veniva accreditato direttamente sui conti bancari di tutti i cittadini libici.
    13. Una madre che dava alla luce un bambino riceve 5.000 dollari USA.
    14. 40 pagnotte di pane in Libia costavano 0,15 $.
    15. 25 per cento dei libici sono laureati.
    16. Gheddafi ha effettuato il più grande progetto al mondo di irrigazione, per rendere l'acqua facilmente disponibile in tutto il deserto del paese.

    GUERRA IN LIBIA,SARKOZY ACCUSATO DI CRIMINI CONTRO L'UMANITA' (VIDEO)

    Avvocati francesi fanno causa legale Sarkozy per Crimini contro l'umanita'.
    Anche in Costa d'Avorio il capo d'accusa è sempre lo stesso:

    GHEDDAFI E' STATO UCCISO DAI BANCHIERI

    giovedì 27 ottobre 2011


    Qualcuno ritiene che sia per proteggere i civili, altri dicono sia per il petrolio, ma alcuni sono convinti che l'intervento in Libia sia tutto per via del progetto di Gheddafi di introdurre il dinaro d'oro, un'unica valuta africana fatta d'oro, un'autentica condivisione della prosperità.
    Nel 2000 Saddam Hussein annunciò che il petrolio iracheno sarebbe stato scambiato in euro, non in dollari. C'è chi sostiene che le sanzioni e l'invasione seguirono perché gli americani avrebbero fatto di tutto per impedire all'Opec di trasferire all'euro il commercio petrolifero in tutti i suoi paesi membri. La presenza di un dinaro d'oro avrebbe serie conseguenze per il mondo finanziario internazionale, ma rafforzerebbe anche il potere dei popoli d'Africa, qualcosa che -- stando a quanto dicono certi attivisti di colore -- gli Stati Uniti vogliono evitare a ogni costo.

    LA VERITA' SULLA LIBIA : GHEDDAFI NON ERA UN CRIMINALE!









    Informatevi e non fatevi fregare :
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Ne...
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Ne...
    http://informarexresistere.fr/2011/07/28/e-questo-vi-semb..


    LE LETTERA DI GHEDDAFI A BERLUSCONI (VIDEO)

    mercoledì 26 ottobre 2011

    Ieri il leader libico è stato sepolto in un luogo segreto con il figlio Mutassim. Paris Match ha mostrato l'ultima lettera di Gheddafi a Berlusconi, in cui gli chiedeva di fermare le bombe: ecco come è nata quella lettera

    LIBIA,QUEI SET DI HOLLIWOOD CREATI AD ARTE PER INGANNARE IL MONDO (VIDEO TV LIBICA)

    martedì 25 ottobre 2011

    QUANDO GHEDDAFI PARLAVA DELL'11 SETTEMBRE (VIDEO)

    di Redazione Free Italy+
    Lo sappiamo tutti che l'11 settembre fu una farsa,un auto attacco,un auto attentato chiamatelo come volete.Non sapevamo,forse,che Gheddafi poco tempo fa alla CNN aveva fatto intuire con estrema calma e semplicità che l'11 settembre fosse una bufala creata ad arte dagli americani..così come la minaccia afghana..l'attentato attribuito a Bin Laden e tanto altro..Un altro pezzo del puzzle,che ci aiuta a capire che l'aristocrazia del potere sfrutta chiunque gli faccia comodo finchè gli fa comodo...I legami Bin Laden-Bush-Stati Uniti insegnano..Come i talebani d'altronde..Tutti amici diventati nemici..Come Gheddafi che nell'intervista fa intuire la verità scomoda sull'11 settembre.


    GHEDDAFI,SILVIO E QUEGLI ENORMI MANIFESTI DI TRIPOLI: CHE FINE AVRANNO FATTO? (FOTO)

    sabato 22 ottobre 2011

    di Redazione Free Italy
    Gheddafi è morto,oramai lo sanno anche i sassi.Quello che forse non sanno,o meglio,non ricordano è che fino a poco tempo fa sui palazzi di Tripoli campeggiavano enormi,ma che dico,giganteschi cartelloni con Gheddafi e Berlusconi mano nella mano..Non c'è dato sapere che fine abbiano fatto,ma dato l'andazzo immaginiamo...

    Che dire..Speriamo che abbiano già fatto sparire tutto...
    Tornando al presente,su Facebook spopola questa collage,che proprio non farà dormire sonni tranquilli al cavaliere (se vabbè..):

    REDAZIONE FREE ITALY

    FRATTINI:LA MORTE DI GHEDDAFI?UNA VITTORIA DEL POPOLO LIBICO.MA COME NON AVEVA DETTO CHE IL COLONNELLO ERA UN MODELLO PER TUTTA L'AFRICA?

    venerdì 21 ottobre 2011

    IL MINISTRO DEGLI ESTERI DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA SCARSA MEMORIA.LATIVOLA DOCET?DIREI DI SI VISTO QUELLO CHE STO PER RACCONTARVI..
    di Redazione Free Italy
    Ne hanno parlato tutte le tv del mondo.Ieri è morto il colonnello Gheddafi,ucciso a Sirte dai ribelli.Foto,video a iosa,notizie,racconti anche forse un po' morbosi.Tant'è che ho preferito concentrarmi sulle dichiarazioni dei nostri "politicanti" a riguardo,per vedere un po' dove poteva arrivare la faccia di bronzo..
    B. se l'è cavata con una citazione dotta: “Sic transit gloria mundi”,così passa la gloria di questo mondo.Un modo di dire che, in senso lato, significa “Come sono passeggere le cose del mondo".Insomma non ha preso le distanze e non è caduto in brutte figure.Per noi ovvio,ma non per Idv e Casini che l'hanno presa male anzi malissimo,giudicando la citazione come un modo maldestro di prendere le distanze dal colonnello...Insomma si sono incavolati come delle bestie..Si vede che gli saranno sfuggite le dichiarazioni di Frattini.Il nostro caro ministro degli esteri,impegnato a dimenarsi nei meandri del caso Lavitola, ha avuto la bella idea di esprimersi così sulla morte del leader libico:
    La conferma della morta di Gheddafi è un dato estremamente importante, una grande vittoria del popolo libico ... La Libia sarebbe definitivamente liberata: si potrebbe costituire quel Governo libico che tutti attendiamo per andare verso elezioni elezioni democratiche.Un grande passo avanti che si e’ concluso in modo tragico, perche’ il dittatore ha rifiutato fino all’ultimo secondo di arrendersi alla giustizia internazionale che non lo avrebbe certamente impiccato, ma giudicato secondo le regole.
    Questo quanto dichiarato oggi..Ma sarà stato sempre così?Scavando nel passato troviamo ben altri giudizi..

    Settembre 2010
    I rapporti che l'Italia ha con Gheddafi non li ha nessun altro Paese ... puntando il dito contro la Libia non si ottiene nulla. Noi non lo abbiamo mai fatto, e anche per questo possiamo raggiungere risultati. Gheddafi ci apre le porte di tutta l'Africa.


    Gennaio 2011
    Credo si debbano sostenere con forza i governi di quei Paesi, dal Marocco all'Egitto, nei quali ci sono regimi laici tenendo alla larga il fondamentalismo ... Faccio l'esempio di Gheddafi, un modello per il mondo arabo ... Ha realizzato una riforma dei "Congressi provinciali del popolo": distretto per distretto si riuniscono assemblee di tribù e potentati locali, discutono e avanzano richieste al governo e al leader ... Ogni settimana Gheddafi va lì e ascolta. Per me sono segnali positivi.

    Febbraio 2011
    Non dobbiamo dare l'impressione sbagliata di volere interferire, di volere esportare la nostra democrazia ... Vi immaginate un emirato islamico ai confini con l'Europa? Questa sarebbe veramente una seria minaccia ... Se tollerassimo che l'economia crollasse in questi paesi saremmo noi i primi a pagarne le conseguenze ...
    Eh caro ministro...come cambiano le cose!

    REDAZIONE FREE ITALY

    Libia,Ecco perchè vogliono eliminare Gheddafi (dopo averlo già derubato).

    domenica 9 ottobre 2011

    PREMESSA DOVEROSA:QUANTO SEGUE SI VUOL RIFERIRE SOLTANTO AL SISTEMA ECONOMICO DEMOCRATICO LIBICO,MOLTO DIVERSO DAL NOSTRO SISTEMA SCHIAVO DALLE BANCHE.QUI SI VOGLIONO CITARE FONTI A VOI FORSE NON NOTE CHE CERCANO DI SPIEGARE UN'ALTRA REALTA' DOCUMENTATA.IL PRESENTE VIDEO E LA RELATIVA DISCUSSIONE VUOLE FARVI RIFLETTERE SUL PERCHE' IN LIBIA SI INTERVIENE MA IN SIRIA E YEMEN(TANTO PER DIRNE UNA) NO. FORSE I MORTI NON SONO TUTTI UGUALI?FORSE LA SOFFERENZA NON E' LA STESSA?QUESTO E' IL PUNTO.



    Gheddafi stava finanziando molti progetti per modernizzare l'Africa e renderla indipendente dalla tirannide imperialista e reazionaria d'occidente.
    http://www.youtube.com/user/JorYanandBrothers

    Tutte le News le trovate qui:
    http://www.youtube.com/user/Rayyisse
    http://libyanfreepress.wordpress.com/
    http://gilguysparks.wordpress.com/

    Come in Iraq. Così in Libia. NATO: Obiettivo Genocidio
    http://www.cloroalclero.com/?p=7687

    L'idelogia di Gheddafi: il libro verde
    http://www.dittatori.it/libroverde.htm

    Gheddafi VS Rothschild
    http://vimeo.com/28305143

    Emerge che i massacri e le uccisioni non erano mai stati fatti dalle forze di Gheddafi, ma piuttosto da elementi terroristi con legami con Al-Qaeda (CIA), liberali, contro-rivoluzionari, delinquenti, criminali comuni:
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewto...

    Dopo aver distrutto il 70% degli acquedotti, la NATO si accanisce contro l'unica azienda che avrebbe potuto ripararli, riducendo i libici alla sete
    http://www.blog.art17.it/2011/08/27/i-crimini-umanitari-della-nato-bombardato...
    http://www.blog.art17.it/

    I terroristi della NATO hanno catturato 1500 ragazzini, e ragazzine, per venderli come "schiavi sessuali" per tutto il resto della loro vita a ricchi pedofili. http://www.whatdoesitmean.com/index1516.htm

    Mahmoud JibrilI (il capo dei "ribelli") si è sempre distinto come principale leccapiedi degli ameriCani
    http://it.peacereporter.net/articolo/27574/Chi+%E8+Mahmoud+Jibril,+il+success...

    La Libia è Gheddafi, il Qatar degli attori. L'invasione via mare. 6000 mercenari sbarcano in Libia. L'ONU denuncia i crimini dei ribelli.http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/6684-la-tempesta-tradotta....

    Bombardamenti "umanitari" NATO
    http://www.youtube.com/watch?v=7eBEqz3FWRc

    Il massacro della NATO
    http://www.youtube.com/user/TheLibyaSOS#p/u/13/JF9ZYup4Qwc

    Crimini della NATO
    http://www.youtube.com/watch?v=Nycrs_Bo5uE&feature=player_embedded#at=180

    Crimini dei "ribelli" a Bengasi su questi canali
    http://www.youtube.com/user/TheLibyaSOS
    http://www.youtube.com/user/TVZNET
    http://www.youtube.com/user/leopoldoeva2

    Ecco come invece i lealisti trattano i "ribelli"
    http://www.youtube.com/watch?v=uxd8i-x51BU

    I RIBELLI LIBERANO 600 TERRORISTI
    http://www.youtube.com/watch?v=PgBzZtzqQ_M

    Un dignitoso servizio del TG1 (23/03) che per la prima e ultima volta ha detto la Verità: http://www.youtube.com/watch?v=ClRSb4Lft6M

    La guerra in Libia è illegale
    http://sollevazione.blogspot.com/2011/05/libia-la-1973-e-il-diritto.html

    Tutte le verità sulla guerra contro la Libia di Gheddafi
    http://www.youtube.com/watch?v=qUZY08ekX6U&feature=channel_video_title

    Giornalista francese minacciato di morte
    http://www.youtube.com/watch?v=c5CTDWIA3Ds&feature=watch_response

    Giornalisti (spie) criminali al soldo della NATO
    http://www.youtube.com/watch?v=RXfR9sphNkY

    Il consenso popolare di Gheddafi
    http://www.youtube.com/watch?v=cHYZb-vLLJE&feature=watch_response

    Guerra in Libia: la finta conquista di Tripoli
    http://www.youtube.com/watch?v=OGpX-HQsc_Q

    In Venezuela dimostrazioni PRO-GHEDDAFI
    http://www.youtube.com/watch?v=ikyltWBs54E

    La Libia di Gheddafi:
    -Indennità di disoccupazione: 730$ mensili
    (in Libia la vita costa 1/3 rispetto a qui)
    Pil pro-capite: 14.192$ - DEBITO/PIL: 3.3%
    (secondo il sito della CIA al 2010 è il paese meno indebitato al mondo)
    https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2186ran...
    -Ogni membro di una famiglia riceve dallo Stato 1000$ annuali
    -Per ogni nuovo nato lo Stato dona alla famiglia 7000$
    -Gli sposi ricevono 64.000$ per l'acquisto di una casa
    -Istruzione ed università all'estero a carico dello Stato
    -Prezzi simbolici dei prodotti alimentari base per le famiglie numerose
    -Erogazione gratuita di prodotti medicinali e farmaceutici
    -1 litro di benzina costa 0,14$ dunque è più economica dell'acqua
    -Energia elettrica gratuita
    -All'apertura di un'attività personale si riceve un finanziamento statale di 20.000$
    -Per l'acquisto di una vettura il 50% è versato dallo Stato
    -Prestiti per l'acquisto di un auto o di una casa senza alcun interesse
    -Imposte e tasse extra PROBITE
    http://tipggita32.wordpress.com/2011/04/22/eloquent-facts-of-the-socialist-li...

    Gheddafi lasciò il potere dittatoriale nel 1977. Da allora ha il controllo delle forze armate e della politica estera, ma NON ha nè potere legislativo, nè esecutivo. Le leggi vengono fatte dal governo i cui rappresentanti vengono eletti DIRETTAMENTE (senza i partiti parassiti) dal popolo tramite le tribù e i congressi del popolo. Dunque a cosa si sarebbe dovuto ribellare il popolo libico?
    Il loro sistema è DEMOCRATICO a differenza del nostro che è PARTITOCRATICO (in realtà usurocratico).




    Libia, la verità? Fermare la Cina, inguaiando anche l’Europa

    giovedì 1 settembre 2011


    Gheddafi è solo una maschera, il tiranno perfetto contro cui scatenare i media, quindi l’opinione pubblica e infine i Tornado. Berlusconi? Non conta niente, ha subito una guerra che non voleva, come del resto la manovra finanziaria “lacrime e sangue”. E gli alleati europei? Idem: nonostante le apparenze, la battaglia di Tripoli è contro di loro, innanzitutto: concepita per metterli nei guai. E persino «il povero Obama» ha dovuto abbozzare. Perché a decidere di trasformare la Libia in un inferno come l’Iraq è stato il super-potere di Wall Street. Con un obiettivo evidente: fermare l’avanzata della Cina. «Non è nemmeno questione di petrolio», dice Giulietto Chiesaall’“Espresso”: «Tra 5-10 anni non ci sarà più posto per Usa e Cina insieme: o troveranno un accordo, o saràguerra mondiale».
    «Tutto quello che vi dicono sulla guerra in Libia è falso»: intervistato da Fabio Chiusi, Giulietto Chiesa teme che la “guerra sporca” in Libia prepari un Giulietto Chiesa futuro di tipo iracheno per il Nord Africa, e preluda a un conflitto mondiale. «La conclusione è chiara: c’è una tale disparità di forze sul terreno – non tra i ribelli e Gheddafi, ma tra la Nato e Gheddafi – che non ci può essere altro esito che una demolizione dell’attuale stato libico: demolizione che però non finirà la guerra». Uscito di scena il Colonnello – una volta ucciso o divenuto “fantasma” come Saddam prima della cattura – le forze lealiste radicate a Tripoli e Sirte potrebbero resistere a lungo, verso una crisi endemica: «La conclusione militare è certa, la conclusione del conflitto no». Come in Iraq: «Esperti come Angelo Del Boca hanno la stessa idea: perché la divisione del Paese è stata artificiale, organizzata, stimolata».

    Nessun moto spontanea di ribellione della popolazione, nessun anelito democratico negli insorti? «Non c’è nessuna vocazione alla democrazia in nessuna di queste rivolte: le vocazioni democratiche sono risultate assolutamente minoritarie sia un Tunisia, sia in Egitto sia tanto più in Libia, dove laguerra è stata programmata con largo anticipo dalle forze occidentali. Questa descrizione dell’anelito dei popoli arabi alla democrazia occidentale è una delle falsificazioni più clamorose che siano state inventate nell’epoca moderna». E cosa li ha spinti, allora? Chiesa indica una «rivoluzione demografica di proporzioni gigantesche, negli ultimi 25 anni»: a differenza dei loro padri, i giovani arabi «vedono le tivù dell’Occidente, fanno i confronti, capiscono che i beni ai quali vorrebbero e potrebbero Entusiasmo filo-Usa a Bengasiaccedere non sono disponibili per loro e si rivoltano: è una specie di modello Albania su larga scala». Minoritaria la spinta verso un sistema democratico organico: in Egitto prevale il ritorno ai valori tradizionali.
    Giulietto Chiesa insiste: la campagna contro Gheddafi era stata anticipata da francesi e inglesi su un sito militare, inoltre era noto che in Cirenaica ci fossero gruppi armati paracadutati dai servizi segreti americani e britannici. Terzo: si sapeva benissimo che esisteva un governo provvisorio rappresentante la Cirenaica a Londra. Composto da persone legate all’intelligence Usa e a fondazioni americane. «A un certo punto si è deciso evidentemente che bisognava modificare gli equilibri all’interno del Nord Africa». Perché adesso? «Perché l’Africa sta diventando il grande terreno del confronto, per ora non militare ma economico, con la Cina. La Cina sta conquistando l’Africa con forme economiche e finanziarie di grande portata. L’Africa è il terreno su cui la Cina dovrà costruire una parte rilevante del suo sviluppo e del sostentamento del suo sviluppo, alimentare ed energetico».
    Tecnicamente, l’orizzonte – neppure troppo remoto – è quello di una Terza Guerra Mondiale. «Certamente, questo è l’avvio di uno scontro inevitabile», insiste Giulietto Chiesa: «Da qui a 5-10 anni al massimo non ci sarà più spazio per noi, l’Occidente, e per loro, cioè la Cina, su questo pianeta. E allora si porrà il problema: se, come dichiararono sia Reagan, che Clinton e Bush figlio e padre, il tenore di vita del popolo americano non è negoziabile, allora è la guerra. Oppure ci si rivolgerà in un’altra forma di cooperazione internazionale, ma di cui non vedo il minimo segno, ci si metterà d’accordo per una gestione unitaria delle risorse disponibili che non sono infinite ma Un tank dei ribellifinite». Una forma di decrescita: «Sostanzialmente sì, è evidente. La crescita non è più possibile. I prossimi 10 anni saranno di recessione dell’Occidente e di crescita di Cina, India, Brasile».
    E chi dichiarerà guerra in questo ipotetico conflitto mondiale? «Gli Stati Uniti, sicuramente. La Cina non ha l’egemonia né culturale né artistica degli Usa». Pechino potrà dominare attraverso la sua presenza economica, ma non sarà sufficiente né per trascinare, né per convincere, né per diventare particolarmente attraente o seduttiva. «Solo chi è il più armato di tutti può decidere le sorti di questo conflitto imminente. Cioè gli Stati Uniti». Che però, sottolinea “L’Espresso”, in Libia sono rimasti nelle retrovie rispetto a Francia e Inghilterra. Vero: «Hanno agito nelle retrovie e sono stati molto intelligenti. Perché hanno usato alcuni dei problemi dell’Europa. In questo momento l’attacco è contro l’Europa. Se c’è qualcuno che doveva sputtanarsi erano gli europei. Così come stanno cercando di demolire l’Europa e l’euro per metterlo al servizio del dollaro, avevano bisogno anche di compromettere l’Europa in una operazione di più vasto respiro».
    Di chi parla, Giulietto Chiesa? «Dei circoli che contano e hanno il potere negli Usa, e cioè i banchieri che si riuniscono a Wall Street una volta al mese per decidere i destini dell’Occidente. Non certo il povero Obama». Per Chiesa «non c’è nessuna democrazia in Occidente, non esiste più. Esiste un simulacro di democrazia attraverso il quale noi pensiamo di incidere sui destini del pianeta. In realtà la gente né in Europa né negli Usa conta nulla, contano loro e decidono loro. La crisi europea in questo momento è stata decisa da loro, da questo gruppo. Una oligarchia ristrettissima di uomini possenti, i cui limiti intellettuali sono evidenti ma di cui è altrettanto evidente l’assenza di limiti nelle loro ambizioni e nel loro egoismo. Sono Ribelli nell'est della Libiaquelli come Warren Buffet, i grandi potenti del pianeta. Che hanno in mano tutto».
    Venendo all’Italia: Berlusconi avrebbe potuto o dovuto comportarsi diversamente? No, perché in questo gioco non conta nulla: «L’ha detto lui stesso: “Mi hanno dettato loro cosa fare”. Non voleva fare la guerracon la Libia, per ragioni sue personali, e gli hanno fatto fare la guerra. Non voleva in nessun modo adottare le misure europee e gliele hanno fatte adottare». Forse avrebbe potuto limitare i danni, ma «non aveva margini di manovra». Anche l’Italia comunque è stata facilitata, nel “salvare la faccia”, dalla risoluzione 1973 dell’Onu, che secondo Chiesa «ha cancellato lo statuto delle Nazioni Unite, che dice che un intervento dall’esterno è ammissibile solo se un paese minaccia la pace internazionale con le sue azioni. Ma Gheddafi non lo stava facendo, in quel momento; da tempo si era messo in linea con gli interessi dell’Occidente. Perché allora si è deciso che il suo regime non andava bene?».
    L’attacco è stato motivato dall’urgenza umanitaria, ricorda “L’Espresso”: il Colonnello stava minacciando il bagno di sangue contro gli insorti. «Tutto questo è già stato dimostrato come falso», replica Giulietto Chiesa. «I 10.000 morti non c’erano e nessuno li ha mai visti, le fosse comuni lo stesso, i bombardamenti sui cortei della popolazione non c’erano. Ho lavorato su tutte le fonti disponibili e non ho trovato una sola immagine, una sola notizia attendibile. La notizia è stata data da “Al Jazeera”, ma era palesemente non credibile nel momento in cui è stata data. Perché dopo due giorni dall’inizio delle rivolte qualcuno doveva aver contato i 10.000 morti, e io vorrei sapere come si fa». Tutto falso? «Il fatto è che noi siamo in mano a un L'avanzata dei ribelli su Tripolimainstream media che racconta le balle che gli vengono presentate da qualche fonte normalmente organizzata dai servizi d’influenza».
    Giulietto Chiesa non li chiama neppure servizi segreti: «Sono loro che producono notizie false: tutta questa ultima fase della battaglia è interamente falsa, perché abbiamo i testimoni là che ce lo raccontano. Non sono quelli che appaiono sui mainstream». Forze speciali paracadutate, ribelli appoggiati anche sul terreno in modo pesante, anche se i miliziani di Bengasi «contano come il tre di picche». Non sono stati loro a gestire la rivolta e non saranno loro a dirigere il dopo-Gheddafi: «Tutta questa storia è stata pompata, come con l’Iraq, perché prima si organizza la spinta di massa dell’opinione pubblica per accettare la guerra. E poi si fa la guerra: quando l’opinione pubblica ha ceduto». Parla per tutti il precedente vergognoso dell’Iraq: tutti i media pronti a “credere” alla menzogna delle armi di Saddam.
    «Io l’ho detto dall’inizio», insiste Giulietto Chiesa, autore del bestseller “La guerra infinita” e del film “Zero” sulle montature della “guerra al terrorismo” attorno alla strage dell’11 Settembre. «Il mainstream agisce all’unisono per la semplice ragione che è interamente nelle mani di coloro che organizzano la guerra». Così, la gran parte dei giornalisti «non fa il suo mestiere e racconta le bugie che gli sono inviate sottobanco». Giornalisti, come dire, “poco attrezzati” per cercare di capire – e raccontare – quello che sta Il presidente siriano Bashar Assaddavvero accadendo in Libia. L’ennesima guerra per il petrolio? «No, quello lo prendevano lo stesso. Il problema è che Libia e Siria, oltre alla Giordania a dire il vero, sono gli unici due paesi del Mediterraneo che non erano ancora integrati nel sistema militare di difesa della Nato», dice Chiesa.
    Una spiegazione geopolitica: per niente rassicurante. «Con la caduta di Gheddafi, la Libia entrerà nel regime di difesa militare della Nato, estendendolo a tutto il Nord Africa. L’obiettivo è di unificare sotto un unico comando militare non solo l’Europa ma anche il Nord Africa. Un’operazione di lunga prospettiva, molto strategica», vista soprattutto la crisi che attanaglia l’economia occidentale di fronte allo spettro della recessione. Il grande obiettivo? La Cina. Che va fermata sul Mediterraneo, prima che si prenda tutta l’Africa come sterminato serbatoio di risorse vitali per la propria tumultuosa crescita. E quindi, la parola passa alle armi: cioè alla Nato, che fa valere la sua attuale supremazia. Prossima mossa, la Siria? «Sì. Oppure l’Iran, ma quella è un’altra variante. Che emergerà solo quando la crisi sarà più acuta».

    Bugie di guerra da Tripoli: non sappiamo quasi niente


    Domenico Quirico, il reporter della “Stampa” sequestrato il 24 agosto con tre colleghi e liberato l’indomani da due giovani soldati di Gheddafi, rivela di esser stato accompagnato attraverso «l’enorme area di Tripoli ancora controllata dalle forze del regime». E un combattente gheddafista, che si firma “Libyan Liberal”, racconta su Twitter che il “lavoro” consiste nel difendere la popolazione da omicidi, stupri e saccheggi, mentre dal cielo le bombe della Nato fanno strage. Le immagini della folla esultante sulla Piazza Verde? Forse è solo l’ultima beffa: si ipotizza addirittura un set televisivo negli studi di Al-Jazeera, nel Qatar. «Considero prive di ogni sostanza le notizie ufficiali che arrivano dalla Libia da tre giorni a questa parte», scrive Debora Billi: possibile che la cronaca da Tripoli sia interamente falsa?
    Sulle pagine web di “Megachip”, dove si cerca di scavare tra le macerie della scarsa verità rintracciabile attorno al conflitto libico, la Billi non si fa combattimenti a Tripoliillusioni: meglio non prendere per oro colato neppure le “voci nella notte” e i tweet lanciti da ignoti, che a loro volta non hanno presunzione di certezza. «Io sono così sciocca da credere ancora nei giornalisti», racconta la Billi. «E così ho aspettato, e ravanato faticosamente in rete». Primo reperimento, la Bbc. Titolo: “Conflitto in Libia: fatti o finzioni?”. Prendiamo il delfino di Gheddafi, il figlio Saif Al-Islam che arringa i fedelissimi fuori dal compound del padre: «Queste immagini mettono a rischio la credibilità dei ribelli e danneggiano quella dell’International Criminal Court e provano, qualora qualcuno avesse ancora dubbi, che questa è una guerramediatica».

    E’ una guerra di percezione e di informazione, continua la Bbc. «E’ significativo che gli aiutanti di Saif al-Islam sono andati direttamente al Rixos Hotel per svegliare i giornalisti e dimostrare che era ancora libero». E un reporter dall’Associated Press rivela: «Saif Al-Islam (all’Hotel Rixos) mi ha detto: “Vi state perdendo una grande storia. Venite con me, vi mostrerò i punti più caldi di Tripoli”. Un gruppo di giornalisti è saltato in una seconda macchina, e lo abbiamo seguito insieme ai suoi soldati, nel buio attraverso la città. Sembrava fiducioso e sicuro, e aveva un messaggio da mandare: Gheddafi è ancora al suo posto, ancora combatte e ancora ha i suoi sostenitori. Poi siamo tornati all’hotel. Non sappiamo come finirà, e vediamo poco di quello che accade. Posso raccontarvi una storia su giornalisti intrappolati, ma la vera storia di cosa sta accadendo il Libia è là feriti in un ospedale libicofuori. Sfortunatamente, non possiamo raccontarvela». E allora, chi ce la sta raccontando?
    «Ma seriamente, gente, cosa è successo al giornalismo?», si domanda l’“Huffington Post”: «Sembra che i media occidentali siano diventati il braccio della propaganda dei ribelli. O forse è solo pigrizia terminale. Diverse settimane fa i ribelli hanno ammazzato il loro comandante militare, pare per via del fatto che fosse della tribù sbagliata. Non abbiamo mai avuto una spiegazione, e le domande dei mediasono state fermate». Ma non è tutto. Mesi fa, continua l’“Huffington Post”, alcuni reporter a Bengasi hanno notato che i Jihadisti dell’Est – gli stessi che «erano stati ad ammazzare americani in Afghanistan» – ora stavano tornando in Libia per fornire ai dilettanti ribelli un po’ di preparazione professionale. «Avete sentito qualche giornalista parlarne? Come entreranno costoro nel governo nazionale? E cosa dire di quelle operazioni coperte, mercenarie, che preparano e forse guidano le milizie?».
    Gli esperti di intelligence di Washington si sono chiesti come prevenire che il nuovo governo “venda” armi ad Al Qaida in futuro, ma non si chiedono perché dovremmo preoccuparci di Al Qaida che compra armi da un governo, quando la stessa Al Qaida potrà essere parte di quel governo checombattenti anti-Gheddafipossiede le armi. «Noi serviamo il pubblico riportando solo quello che sappiamo e abbiamo confermato come vero. Si chiama integrità giornalistica. La quale è a quanto pare andata persa – e non solo alla “Fox”, ma in tutta la stampa mainstream mondiale. Vergogna».
    Non c’è molto altro, nei media mainstream. «Vorrei aggiungere solo due parole sulla stampa nostrana: “La Repubblica” sta facendo un lavoro indecente, che va oltre persino il concetto di propaganda», scrive Debora Billi. «Con “i cecchini del rais sparano ai bambini” è scesa a livelli che neanche in nord Corea o ai tempi del maccartismo. Qualcuno critica anche “Il Fatto”, dove mi capita talvolta di scrivere. C’è una differenza importante: sul “Fatto” sono possibili i commenti (cosa che “Repubblica” impedisce), e se li leggete scoprite con sbalordimento quanto la gente sia infuriata verso quella che percepisce come vergognosa guerra di propaganda. “Il Fatto” se ne è accorto, e ha moderato un po’ i titoloni scandalistici. Gocce nel mare».

     
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